Servizio idrico, ecco i compiti di Authority energia e MinAmbiente
Sono stati finalmente definiti i compiti in materia di servizi idrici in capo all'Autorità dell'energia e al Ministero dell'ambiente. Li ha fissati il Dpcm 20 luglio 2012, in vigore dal 3 ottobre.
Il decreto, emanato ex articolo 21, comma 19, Dl 201/2011, convertito in legge 214/2011, "ripartisce" tra MinAmbiente e Autorità per l'energia elettrica e il gas i compiti in materia di regolazione del servizio idrico, dopo che l'Authority dell'energia aveva ricevuto la delega in materia proprio dal Dl 201/2011. Al Ministero spettano compiti generali di indirizzo per assicurare il coordinamento e la pianificazione a tutti i livelli delle funzioni inerenti gli usi delle risorse idriche, individuando obiettivi generali e priorità di intervento, anche in relazione alla qualità del servizio idrico integrato.
All'Autorità per l'energia compiti più "amministrativi", tra cui la definizione delle componenti di costo — inclusi i costi finanziari degli investimenti e della gestione — per la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato, e la revisione periodica del metodo di determinazione della tariffa del servizio, la cui fissazione spetta ai vari gestori. Anche l'approvazione delle tariffe spetterà all'Autorità, che eserciterà anche i poteri sanzionatori e ispettivi in caso di inadempimenti dei gestori.
Documenti di riferimento
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Individuazione delle funzioni dell'Authority dell'energia e del Ministero dell'ambiente in materia di servizi idrici
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Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici (cd. "Salva Italia") - Stralcio
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Legge 22 dicembre 2011, n. 214
Conversione in legge del "Salva Italia"
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a cura di Andrea Segr� e Luca Falasconi