Milano, 5 ottobre 2012 - 00:00

Dl "Crescita-bis", stop ad affidamenti servizi locali senza scadenza

Negli affidamenti di servizi locali senza scadenza l'Ente affidatario del servizio deve obbligatoriamente inserire un termine di scadenza dell'affidamento pena la cessazione dello stesso il 31 dicembre 2013. Lo ha stabilito lo schema di Dl "Crescita-bis" approvato dal Governo il 4 ottobre 2012.

Il provvedimento che reca numerose disposizioni di tipo economico per favorire la crescita del Paese, non contiene norme di tipo "ambientale", se non alcune disposizioni che fanno ordine sui servizi locali di rilevanza economica dopo che la disciplina introdotta ex articolo 4 Dl 138/2011, convertito in legge 148/2011 era stata dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale (sentenza 199/2012).

Lo schema di decreto-legge stabilisce che l'affidamento del servizio è effettuato sulla base di una relazione dell'Ente affidante che dà conto delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti dalle norme Ue per la forma di affidamento scelto (gara o affidamento diretto) e che definisce contenuti e obblighi del servizio. Gli affidamenti in essere al 1° ottobre 2003 a società a partecipazione pubblica e alle controllate, già quotate in borsa a tale data, cessano alla scadenza prevista dal contratto, quelli senza scadenza cessano in automatico il 31 dicembre 2020. Infine gli affidamenti di servizi locali a rete sono effettuati unicamente per ambiti territoriali ottimali e omogenei.

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