Autorizzazione unica ambientale, via libera definitivo al decreto
Il Consiglio dei Ministri del 15 febbraio 2013 ha dato il via libera definitivo al decreto sull'autorizzazione unica ambientale. Saranno più snelli gli adempimenti ambientali per le piccole e medie imprese.
Dopo l'approvazione preliminare del 14 settembre 2012 e l'ottenimento dei pareri di tutti gli enti previsti, il decreto, definitivamente approvato è pronto per la Gazzetta ufficiale. Previsto dall'articolo 23 del Dl 5/2012 ("Semplificazioni"), il provvedimento semplifica notevolmente la vita delle imprese di piccole dimensioni e degli impianti che non hanno dimensioni tali da dovere essere sottoposti all'Aia (autorizzazione integrata ambientale, articolo 29-ter e seguenti, Dlgs 152/2006). In un unico procedimento verranno raccolte fino a 7 autorizzazioni ambientali che prima dovevano essere ottenute singolarmente. Inoltre le imprese avranno certezze sui tempi del rilascio (previsto l'esercizio di poteri sostitutivi in caso di inerzia di uno degli enti coinvolti). Novità particolarmente interessante è che le Regioni potranno estendere l'elenco ricomprendendovi altre autorizzazioni ambientali. La "partita" locale a semplificare ulteriormente l'autorizzazione si presenta tutta da giocare.
Per chiedere l'Aua basterà una domanda allo Sportello unico attività produttive (Suap). Si ricorda che l'autorizzazione unica ambientale non è applicabile ai progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale (articolo 1, comma 3). In quel caso è la Via ad essere il provvedimento che comprende e sostituisce tutti gli altri atti di assenso, comunque denominati, in materia ambientale.
Documenti di riferimento
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Autorizzazione unica ambientale (Aua), come funziona lo strumento di semplificazione per le imprese
Diverse imprese per poter esercitare la propria attività devono munirsi di una Autorizzazione Unica Ambientale (Aua), ossia di un particolare provvedimento - rilasciato all'esito di un unico procedimento amministrativo - che contiene molti dei titoli necessari per emettere inquinanti. Alcune imprese non sono obbligate ad utilizzare l'Aua, altre possono invece ricorrervi a titolo volontario. Le regole da seguire sono stabilite dal Dpr 59/2013. Il provvedimento nazionale elenca un numero minimo di titoli ambientali che possono essere ricompresi dell'autorizzazione unica, attribuendo però la facoltà a Regioni e Province autonome di individuarne altri; motivo per cui le imprese interessate non possono prescindere dal conoscere le disposizioni locali di riferimento. In questa sede si propone una disamina delle regole nazionali relative al funzionamento dell'Aua. Il documento è aggiornato alle ultime pronunce della Giurisprudenza 2025 relative al rapporto tra Aua e titoli edilizi per realizzare l'opera
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Decreto-legge "Semplificazioni" - Stralcio - Misure in materia di rifiuti, appalti, energia, tutela dell'aria, territorio