Ddl Stabilità 2014, per i rifiuti arriva la "Tari"
Addio alla Tares (la tassa rifiuti e servizi partita nel 2013), arriva la Tari, la tassa destinata coprire dal 2014 il servizio raccolta e smaltimento rifiuti. Lo prevede il disegno di legge di stabilità 2014 approvato il 26 novembre 2013 dal Senato. Il testo passa alla Camera.
La Tari è uno dei due componenti della nuova "Iuc", l’imposta unica comunale che abroga la Tares istituita dall’articolo 14, Dl 201/2011. L’altra componente della "Iuc" è la Tasi, il tributo che finanzia i servizi indivisibili dei Comuni. Presupposto della nuova tassa rifiuti è il possesso di locali o aree suscettibili di produrre rifiuti urbani. I Comuni però, con regolamento, possono commisurare la tassa alle quantità e qualità medie dei rifiuti prodotti per unità di superficie.
Sempre con regolamento, il Comune può disporre riduzioni della Tari (ad esempio, abitazioni con unico occupante, o ad uso stagionale). Il tributo non è dovuto in relazione alla quantità di rifiuti assimilati che il produttore dimostri di avere avviato al recupero. Ricordiamo che altre novità ambientali sono previste dal cosiddetto "collegato ambientale" alla legge di stabilità 2014 licenziato dal Governo il 15 novembre 2013.
Documenti di riferimento
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Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici (cd. "Salva Italia") - Stralcio
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Tassa & Tariffa rifiuti. Evoluzione e stato dell'arte delle discipline di riferimento
Il finanziamento della gestione dei rifiuti urbani risponde al principio europeo del "chi inquina paga". A livello normativo, gli strumenti utilizzati per reperire da cittadini e imprese interessate le risorse economiche a tal fine destinate prevedono uno spostamento dal metodo della tassa a quello della tariffa. Nel Dossier, l'analisi della vigente disciplina nazionale, con uno sguardo alla pregressa. Il lavoro è aggiornato alle ultime determinazioni Arera sulle tariffe della tassa/tariffa rifiuti di agosto 2025