“Controllo analogo”, per il Tar Lombardia basta lo 0,1%
Il requisito del controllo analogo è soddisfatto anche dalle partecipazioni ultraminoritarie, purché lo statuto assicuri comunque al Comune il ruolo di dominus nelle decisioni circa il frammento di gestione relativo al proprio territorio.
Con queste motivazioni il Tar Lombardia (sentenza 780/2013) ha rigettato il ricorso contro l’affidamento diretto del servizio di gestione rifiuti a un consorzio intercomunale, da parte di un Comune in possesso dello 0,1% delle quote del consorzio stesso.
Questo perché le previsioni contenute nello statuto del consorzio, che da un lato danno rilievo diretto alla popolazione con l’introduzione di un comitato di coordinamento, e dall’altro introducono un patto parasociale che impegna i consorziati a votare, sulle questioni che riguardano i servizi in uno specifico Comune, in conformità alla volontà espresso dal Comune stesso, dimostrano l’attuale esistenza del controllo analogo anche dei Comuni con partecipazioni sociali minime.
Il controllo analogo è un presupposto irrinunciabile della gestione in house secondo consolidata giurisprudenza comunitaria, che lo ritiene rispettato “quando l’entità di cui trattasi è assoggettata a un controllo che consente all’amministrazione aggiudicatrice di influenzare le decisioni dell’entità medesima”.
Documenti di riferimento
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Affidamento servizi pubblici locali ed ambiente, il quadro normativo
Il quadro sulla disciplina dell’affidamento dei servizi pubblici locali, con particolare riferimento al Servizio rifiuti e al Servizio idrico integrato aggiornato agli ultimi provvedimenti dell'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) approvati nell'agosto 2025
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Ulteriori disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo - Stralcio - Sistri - Dia e Scia - Servizi locali - Robin tax su energia
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Dl "Crescita-bis" - Stralcio - Disposizioni in materia di appalti, servizi pubblici locali, imballaggi, elettrosmog e Via per idroelettrico
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Sentenza Corte di Giustizia Ue 29 novembre 2012, cause riunite C-182/11 e C-183/11
Appalti pubblici di servizi - Affidamento "in house" - Modalità - Condizioni - Società affidataria partecipata da più Enti locali - Ente locale con quota di minoranza nella affidataria del servizio - Possibilità di controllo effettivo sulla società - Necessità
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Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria - Energia - Istituzione "Ispra" - Norme "Taglia carta" - Stralcio
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Dlgs 3 aprile 2006, n. 152 - PARTE IV
Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati
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Sentenza Tar Lombardia 23 settembre 2013, n. 780
Rifiuti - Affidamento del servizio pubblico - "In house" - Evoluzione normativa - Articolo 34, Dl 179/2012 - Giurisprudenza comunitaria - Controllo analogo - Partecipazione minimale - Compatibile