Stato-Autonomie locali: rinviare aggregazione Comuni per appalti
Occorre rinviare l'obbligo di aggregazione per gli appalti dei Comuni non capoluogo di Provincia scattato il 1° luglio 2014. Lo prevede l'intesa firmata il 10 luglio 2014 dalla Conferenza Stato-città e autonomie locali.
Il nuovo comma 3-bis dell'articolo 33, Dlgs 163/2006 dopo le modifiche del Dl 66/2014 convertito in legge 89/2014 obbliga i Comuni non capoluogo di Provincia ad aggregarsi in Unioni di Comuni per bandire appalti di beni, servizi o forniture, oppure a rivolgersi a soggetti aggregatori o alla Consip (la centrale unica di acquisti della P.a.
L'obbligo è scattato il 1° luglio 2014 ma crea problemi sia perché i soggetti aggregatori non sono operativi, sia perché la Consip non copre tutte le esigenze degli Enti locali. Ecco quindi la richiesta di un intervento legislativo che sposti l'obbligo di aggregazione al 1° gennaio 2015 per gli appalti di beni e servizi e a 1° luglio 2015 per quelli di lavori pubblici.
Documenti di riferimento
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Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/Ce e 2004/18/Ce
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Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale - Stralcio - Società partecipate dalla P.a. - Modifiche al Codice appalti - Pubblicazione dei bandi di gara - Tassazione reddito da bioenergie