Recupero energetico rifiuti, pubblicato rapporto 2014 Ispra/Federambiente
Oltre cinque milioni di tonnellate di rifiuti trattati (+67% rispetto al 2003) con produzione di energia elettrica nel 2013 di 4.193 GWh (+ 32% rispetto al 2009). Sono alcuni dati del "Rapporto sul recupero energetico dei rifiuti urbani" stilato da Ispra e Federambiente e pubblicato a dicembre 2014.
I dati presentati dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e dalla Federazione italiana servizi pubblici igiene ambientale (Federambiente) riguardano il 2013 e sono stati raccolti attraverso l'invio di un questionario agli operatori nazionali, con l'ausilio ove necessario di interviste telefoniche e richieste di ulteriori chiarimenti.
Il recupero energetico viene effettuato nella totalità degli impianti (sono 45 a livello nazionale) e prevede in tutti i casi la produzione di energia elettrica, mentre quella termica è effettuata in assetto cogenerativo su base principalmente stagionale e riguarda solo 13 impianti. I rifiuti trattati sono costituiti da rifiuti urbani indifferenziati e da flussi da essi derivati (frazione secca e Css), mentre è minoritaria la presenza di rifiuti speciali, compresi anche rifiuti sanitari e biomasse. Tutti gli impianti rispettano i limiti di emissione severi fissati dalla legge per gli impianti di incenerimento.
Documenti di riferimento
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Rapporto Ispra Federambiente dicembre 2014
Rapporto sul recupero energetico da rifiuti urbani in Italia
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Codice ambientale (Dlgs 152/2006 e provvedimenti satellite)
Lo spazio dedicato al decreto nazionale di riferimento, e provvedimenti attuativi, in materia di: valutazione di impatto ambientale, autorizzazione integrata ambientale, difesa del suolo, tutela delle acque, gestione dei rifiuti, imballaggi, bonifica dei siti contaminati, riduzione dell'inquinamento atmosferico, risarcimento dei danni ambientali. Con percorsi ragionati su provvedimenti attuativi ed altra documentazione di immediato interesse