Via regionale, dal 26 aprile nuove linee guida per "screening"
Dal 26 aprile 2015 sono in vigore le nuove Linee guida per l'assoggettamento dei progetti a verifica di assoggettabilità a Via regionale ("screening") come previsto dal Dm Ambiente 30 marzo 2015.
Il provvedimento, emanato in attuazione del Dl 91/2014, convertito in legge 116/2014 (articolo 15) approva le Linee guida per la verifica di assoggettabilità a Via dei progetti di competenza regionale che integrano i criteri tecnico-dimensionali e localizzativi usati per fissare le soglie stabilite nell'allegato IV, Parte seconda, Dlgs 152/2006, individuando ulteriori criteri che si aggiungono a quelli dell'allegato V, Parte seconda, Dlgs 152/2006 (criteri per lo “screening ambientale”). L'applicazione di questi ulteriori criteri potrà portare alla riduzione percentuale delle soglie dimensionali per le quali scatta la verifica di assoggettabilità a Via ex allegato IV, citato.
Le Regioni adeguano, se necessario, i propri ordinamenti alle Linee guida ministeriali in parola, nelle more dell'adeguamento, le Linee guida si applicano direttamente su tutto il territorio nazionale e si applicano a tutti i progetti per i quali la procedura di “screening” ambientale è in corso alla data del 26 aprile 2015.
Documenti di riferimento
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Dm Ambiente 30 marzo 2015, n. 52
Linee guida per la verifica di assoggettabilità a Via dei progetti di competenza regionale
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Codice ambientale (Dlgs 152/2006 e provvedimenti satellite)
Lo spazio dedicato al decreto nazionale di riferimento, e provvedimenti attuativi, in materia di: valutazione di impatto ambientale, autorizzazione integrata ambientale, difesa del suolo, tutela delle acque, gestione dei rifiuti, imballaggi, bonifica dei siti contaminati, riduzione dell'inquinamento atmosferico, risarcimento dei danni ambientali. Con percorsi ragionati su provvedimenti attuativi ed altra documentazione di immediato interesse
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Le imprese che svolgono attività a potenziale alto impatto sull'ambiente necessitano, per poter operare, di una particolare autorizzazione, denominata autorizzazione integrata ambientale (cd. "Aia"; derivante dalla normativa dell'Ue nota come "Integrated Pollution Prevention and Control - Ippc"). Le regole da osservare in materia sono in parte dettate dal Codice ambientale nazionale (il Dlgs 152/2006) in parte direttamente dall'Unione europea (che stabilisce le migliori tecniche disponibili da applicarsi direttamente ai singoli settori). Nel contributo, la panoramica della normativa di riferimento. Aggiornata alla rettifica della decisione sulle migliori tecniche disponibili (Bat/Mtd) per i grandi impianti di combustione pubblicata nel luglio 2025.