Servizi pubblici locali, Comuni in ritardo su Ato
A quattro mesi dalla scadenza del 1° marzo 2015, l’adesione (obbligatoria) degli Enti locali agli ambiti territoriali ottimali (Ato) è al 50% per il servizio rifiuti, al 27% per il servizio idrico e al 36% per il trasporto pubblico locale.
I dati arrivano da un monitoraggio pubblicato dall’Osservatorio per i servizi pubblici locali di Invitalia (l'Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, di proprietà del MinEconomia) il 25 giugno 2015, avente ad oggetto il processo di riordino dei servizi pubblici locali avviato con il decreto-legge 138/2011 (“Adeguamento della disciplina dei servizi pubblici locali al referendum popolare e alla normativa dell’Unione europea”).
I dati positivi dell’indagine arrivano dalle Regioni, che hanno completato l’opera di delimitazione degli Ato (sebbene con un 19% di Ato sub-provinciali) e, in buona parte, hanno individuato gli Enti di governo dello stesso (87%). L’operatività degli Enti di governo, si sottolinea nel comunicato stampa di Invitalia, è però resa “parziale” dal forte ritardo nell’adesione da parte degli Enti locali che, oltretutto, corrono il rischio di essere commissariati ai sensi della disciplina.
Si veda: www.invitalia.it
Documenti di riferimento
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Ulteriori disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo - Stralcio - Sistri - Dia e Scia - Servizi locali - Robin tax su energia
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Legge 23 dicembre 2014, n. 190
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015) - Stralcio
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Affidamento servizi pubblici locali ed ambiente, il quadro normativo
Il quadro sulla disciplina dell’affidamento dei servizi pubblici locali, con particolare riferimento al Servizio rifiuti e al Servizio idrico integrato aggiornato agli ultimi provvedimenti dell'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) approvati nell'agosto 2025