Milano, 4 dicembre 2015 - 00:00

Norme ambientali internazionali, Consiglio dei Ministri spinge su adeguamento

Con due disegni di legge licenziati il 4 dicembre 2015 il Consiglio dei Ministri ha avviato l'ulteriore adeguamento dell'ordinamento interno alla normativa internazionale in materia di energia, emissioni, impatti transfrontalieri.

Il primo provvedimento è il disegno di legge europea 2015 con cui il nostro Paese ";aggiusta" l'ordinamento interno in accordo con quello Ue sanando alcune procedure di infrazione per mancato o incompleto recepimento del diritto europeo. Tra le disposizioni di interesse "ambientale" si segnala, in materia di energia quella per cui i soggetti che realizzano linee di interconnessione elettrica con altri Stati membri possono essere certificati quali gestori della linea stessa. Si risolve così la procedura di infrazione n. 2014/2286, relativa al non corretto recepimento della direttiva 2009/72/Ce e della direttiva 2009/73/Ce (terzo pacchetto energia, recepito col Dlgs 93/2011).

Il secondo disegno di legge riguarda la ratifica ed esecuzione di una serie di Accordi in materia ambientale. Tra questi si segnalano: l'"Emendamento di Doha" 8 dicembre 2012 al Protocollo di Kyoto che prevede obiettivi vincolanti di riduzione delle emissioni; il Protocollo relativo alla cooperazione in materia di prevenzione dell'inquinamento provocato dalle navi (La Valletta 25 gennaio 2002); il Protocollo sulla valutazione ambientale strategica alla Convenzione sulla valutazione dell'impatto ambientale in un contesto transfrontaliero, fatto a Kiev il 21 maggio 2003.

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