Ricerca idrocarburi, valutazioni ambientali spettano allo Stato
La competenza sulla procedura di valutazione d'impatto ambientale (Via) per gli impianti di ricerca idrocarburi sulla terraferma, verifica preventiva di assoggettabilità compresa, è attribuita al MinAmbiente.
A ricordarlo è il Consiglio di Stato (sentenza 3058/2016) che ha confermato la sentenza con cui il Tar della Basilicata ha ordinato alla Regione di trasmettere al MinAmbiente la documentazione attinente a una richiesta di proroga dell'esclusione dalla procedura di Via, rilasciata dalla stessa Regione cinque anni prima, di un progetto di ricerca di idrocarburi sulla terraferma.
L'articolo 38 del Dl 133/2014 ("Sblocca Italia"), ricorda il CdS confermando l'annullamento del diniego alla proroga opposto dalla Regione, ha attribuito la competenza sui progetti in questione allo Stato.
Il Giudice ha respinto anche la richiesta di poter subordinare il rilascio dell'intesa regionale, richiesta dall'articolo 29 del Dlgs 112/1998, al preventivo espletamento favorevole della Via, e questo perché in tale ambito la Regione è chiamata a pronunciarsi in qualità di "ente esponenziale delle comunità territoriali" e non di organo preposto alla tutela ambientale.
Documenti di riferimento
-
Sentenza Consiglio di Stato 11 luglio 2016, n. 3058
Via - Prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi - Articolo 38, Dl 133/2014 - Competenza statale - Disciplina transitoria - Verifica preventiva di assoggettabilità - Rientra - Intesa regionale - Articolo 29, Dlgs 112/1998 - Via preventiva favorevole - Non richiesta
-
Dlgs 3 aprile 2006, n. 152 - PARTE II
Procedure per Via, Vas ed Ippc/Aia
-
Misure urgenti per apertura cantieri, realizzazione opere pubbliche e emergenza dissesto idrogeologico - Incenerimento rifiuti - (cd. "Sblocca Italia")
-
Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59