Milano, 15 luglio 2016 - 00:00

Silenzio-assenso tra P.a., la fotografia del Consiglio di Stato

Per la Corte l'istituto del silenzio-assenso è applicabile a decreti ministeriali, atti di Regioni e Authority, procedimenti relativi ad interessi ambientali, ma con criticità rispetto alla nuova conferenza di servizi.

Nel corposo parere del 13 luglio 2016, n. 1640 il Consiglio di Stato ha illustrato le criticità dell'articolo 17-bis della legge 241/1990 sul silenzio-assenso tra Amministrazioni pubbliche introdotto dalla "riforma Madia" (legge 124/2015). I Giudici hanno confermato l'applicazione della norma anche alle Regioni, alle Authority e ai gestori di servizi pubblici, ricordato che il procedimento coinvolge anche gli atti a contenuto normativo (come i Dm) e che riguarda anche gli assensi "ambientali". Sono esclusi solo gli atti per i quali le norme Ue prevedono un provvedimento espresso.

I Giudici hanno segnalato le difficoltà di coordinamento con la nuova conferenza di servizi prevista dall'articolo 14-bis della legge 241/1990 come modificato dal Dlgs 127/2016: se i due meccanismi appaiono in astratto sovrapponibili non lo sono per quanto riguarda le modalità di superamento dei "contrasti", anche ambientali. Il meccanismo della conferenza dei servizi offre maggiori garanzie procedimentali.

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