Milano, 31 marzo 2017 - 00:00

Acque, Ddl "legge europea 2017" corregge recepimento norme Ue

Allineare il diritto nazionale a quello Ue in materia di tutela delle acque è lo scopo del disegno di legge europea 2017 licenziato in via preliminare dal Governo il 31 marzo 2017.

In particolare il provvedimento è finalizzato a chiudere la procedura EU Pilot 7304/15/ENVI relativa al non corretto recepimento delle norme Ue sulle specifiche tecniche per l'analisi chimica e il monitoraggio dello stato delle acque (ex direttiva 2009/90/Ce recepita dal Dlgs 219/2010). Altra modifica al quadro normativo acque nazionale è quella sulla corretta attuazione della direttiva 91/271/Cee sulle acque reflue urbane, già oggetto di due condanne della Corte di Giustizia Ue (vedi sentenze 19 luglio 2012, causa C-565/10 e 10 aprile 2014, causa C-85/13).

In particolare Il Ddl di legge europea 2017 modifica la tabella recante i limiti di emissione per gli impianti di acque reflue urbane recapitanti in aree sensibili, con l'effetto di estendere i controlli sulla qualità degli scarichi alla totalità degli impianti di depurazione al servizio degli agglomerati superiori a 10mila abitanti equivalenti. Ricordiamo che il Dl 243/2016 "Mezzogiorno" convertito dalla legge 18/2017 ha previsto la nomina di un Commissario unico chiamato a risolvere i problemi relativi all'assenza in molte parti del territorio italiano di rete fognaria e impianti di depurazione conformi alle norme Ue.

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