Via, le Regioni confinanti vanno coinvolte nel procedimento
Se un progetto può avere impatti su Regioni confinanti, ex articolo 30 del Dlgs 152/2006 vanno coinvolti nel procedimento di valutazione di impatto ambientale anche le Autorità competenti di tali Enti.
Lo ha ricordato il Tar Campania nella sentenza 6 giugno 2017, n. 3019, accogliendo il ricorso di una Comunità montana per il mancato coinvolgimento della Regione Molise e dei Comuni molisani confinanti nella conferenza dei servizi che aveva rilasciato il provvedimento positivo di valutazione di impatto ambientale relativa a un parco eolico. Ai sensi dell'articolo 30 del Dlgs 152/2006 nel procedimento di valutazione di impatto ambientale relativo a un progetto che può avere impatti ambientali rilevanti su Regioni confinanti, l'Autorità competente è obbligata a informare e acquisire i pareri delle Autorità competenti di tali Regioni nonché degli Enti locali territoriali interessati.
E i Giudici amministrativi ricordano che tali pareri vanno acquisiti nell'ambito della conferenza dei servizi, luogo di discussione e confronto tra le diverse posizioni delle Amministrazioni interessate, non essendo sufficiente che il progetto e la documentazione siano stati inviati dal proponente privato alle Regioni ed Enti territoriali non chiamati in conferenza dall'Autorità procedente. Non avendo l'Autorità procedente invitato alla conferenza e acquisito in quella sede i pareri delle Regioni ed Enti locali limitrofi, il provvedimento di Via formatosi in questo modo è illegittimo.
Documenti di riferimento
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Sentenza Tar Campania 6 giugno 2017, n. 3019
Valutazione di impatto ambientale - Energia - Parco eolico - Progetto regionale che può avere impatti ambientali su Regioni e Comuni limitrofi - Coinvolgimento di tutti gli Enti territoriali interessati - Articolo 30, Dlgs 152/2006 - Necessità
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Le imprese che svolgono attività a potenziale alto impatto sull'ambiente necessitano, per poter operare, di una particolare autorizzazione, denominata autorizzazione integrata ambientale (cd. "Aia"; derivante dalla normativa dell'Ue nota come "Integrated Pollution Prevention and Control - Ippc"). Le regole da osservare in materia sono in parte dettate dal Codice ambientale nazionale (il Dlgs 152/2006) in parte direttamente dall'Unione europea (che stabilisce le migliori tecniche disponibili da applicarsi direttamente ai singoli settori). Nel contributo, la panoramica della normativa di riferimento. Aggiornata alla rettifica della decisione sulle migliori tecniche disponibili (Bat/Mtd) per i grandi impianti di combustione pubblicata nel luglio 2025.
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Dlgs 3 aprile 2006, n. 152 - PARTE II
Procedure per Via, Vas ed Ippc/Aia