Milano, 28 febbraio 2018 - 12:45

Umbria, digestato: ambiguità norma regionale giustifica errore P.a.

La "oscurità e incertezza" sul contenuto precettivo del regolamento regionale dell'Umbria in materia di biogas rende "scusabile" (e quindi non risarcibile) il provvedimento illegittimamente adottato dalla P.a..

Con queste motivazioni il CdS (sentenza 1116/2018) ha accolto il ricorso presentato da Regione Umbria e Provincia di Perugia contro una sentenza del Tar che le aveva condannate a risarcire il danno causato a una cooperativa agricola, titolare di un impianto di produzione elettrica da biogas, per il mancato accoglimento di una richiesta di modifica dell'autorizzazione nella parte in cui prevede l'obbligo di smaltire il digestato prodotto dall'impianto (biomasse e liquidi di sgrondo dei foraggi insilati) come rifiuto.

Il regolamento regionale del 4 maggio 2011, secondo il CdS, sul tema è "obiettivamente ambiguo": da un lato sembra escludere tout court determinate sostanze dai rifiuti, dall'altro sembra limitare al solo digestato derivante da attività di allevamento l’assimilazione agli effluenti zootecnici. La situazione non si sarebbe definitivamente attestata nemmeno a seguito dei successivi interventi normativi ed è quindi "scusabile" l'errore commesso dai due Enti che, avendo agito senza colpa, non devono risarcire il danno causato alla cooperativa.

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