Autorizzazione paesaggistica, silenzio Soprintendenza si allinea a diniego Comune
Se il Comune si esprime negativamente sul rilascio dell'autorizzazione paesaggistica ex articolo 146, Dlgs 42/2004, il "silenzio-assenso" della Soprintendenza non supera il parere negativo comunale ma vi si allinea.
Lo ha precisato il Ministero dei beni culturali nella nota 27 settembre 2018, prot. n. 23231 in risposta a un quesito posto da un Comune del Lazio. In primo luogo, afferma il Ministero, il silenzio-assenso orizzontale tra Amministrazioni pubbliche previsto dall'articolo 17-bis, comma 3, della legge 241/1990 nell'ambito del procedimento di autorizzazione paesaggistica ex articolo 146, Dlgs 42/2004 funziona solo nel caso di parere positivo del Comune. Se invece il parere del Comune è negativo in quanto l'intervento non è conforme alle prescrizioni del Piano paesaggistico regionale, il silenzio-assenso della Soprintendenza non può che essere di "assenso" al (e quindi conferma del) diniego comunale.
E lo stesso vale se il procedimento di autorizzazione paesaggistica si svolge secondo lo strumento della Conferenza dei servizi. La mancata partecipazione della Soprintendenza alla Conferenza dei servizi nel caso in cui il Comune sia contrario all'intervento non va letta come parere favorevole ("silenzio-assenso" all'opera) che supera il diniego del Comune (Autorità che rilascia l'autorizzazione). Infatti per il Ministero è difficile che la Soprintendenza possa essere favorevole a un intervento su cui il Comune ha detto "no" perché in contrasto col Piano paesaggistico regionale.
Documenti di riferimento
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Parere MinCultura 27 settembre 2018, n. 23231
Rilascio autorizzazione paesaggistica - Articolo 146, Dlgs 42/2004 - Parere negativo del Comune - Effetti del "silenzio-assenso" della Soprintendenza - Articolo 17-bis, legge 241/1990 - Effetti della mancata partecipazione del rappresentante del Ministero alla conferenza di servizi
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