Milano, 16 ottobre 2018 - 12:00

Pastazzo di agrumi, se putrefatto è rifiuto

La Cassazione ribadisce il principio secondo il quale gli scarti vegetali costituiti da resti di agrumi in stato di putrefazione, non potendo mai essere ammendanti, devono essere gestiti come rifiuti.

Il "pastazzo di agrumi" in stato di putrefazione, ricorda la Suprema Corte nella sentenza 39203/2018, non può essere qualificato né come ammendante semplice, a causa dell'irreversibilità del processo fermentativo, né come ammendate vegetale compostato, attesa la mancanza di un preliminare processo di trasformazione e stabilizzazione.

È quindi ormai consolidato l'orientamento giurisprudenziale che, a partire dalla sentenza 20248/2009 dello stesso Giudice, qualifica come rifiuto il pastazzo putrefatto (orientamente di recente ribadito nella sentenza 7163/2017 con cui lo stesso Giudice, inoltre, ha escluso qualsiasi rilevanza al fatto che il cumulo del pastazzo venisse utilizzato dal bestiame al fine di cibarsi).

In applicazione di tale principio, la Suprema Corte ha respinto un motivo specifico di ricorso, presentato da un trasportatore sorpreso con un carico non autorizzato di 14 tonnellate di pastazzo, contro la sentenza con cui il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto (ME) lo ha condannato per trasporto illecito di rifiuti (articolo 256, comma 1, Dlgs 152/2006) in territorio dichiarato in stato di emergenza rifiuti (articolo 6, Dl 172/2008).

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