Milano, 13 febbraio 2019 - 12:47

Il grande idroelettrico passa alle Regioni

Scatta il passaggio alle Regioni dei grandi impianti idroelettrici (alla scadenza delle concessioni), secondo quanto previsto dalla legge 11 febbraio 2019, n. 12 che ha convertito il Dl "Semplificazioni" n. 135/2018.

Il passaggio gratuito alle Regioni avverrà alla scadenza della concessione o in caso di decadenza o rinuncia, secondo quanto previsto dall'articolo 11-quater del Dl 135/2018 come inserito dalla legge 12/2019. La disposizione ha modificato il Dlgs 79/1999. Ad andare gratuitamente alle Regioni saranno le cosiddette "opere bagnate" (come dighe e condotte) a titolo gratuito, mentre le cd. "opere asciutte" (beni materiali) passeranno agli Enti territoriali con corresponsione di un prezzo da quantificare al netto dei beni ammortizzati dal concessionario. Prolungati a 40 anni i termini di durata delle nuove concessioni.

Se le Regioni decidono di mantenere la destinazione idroelettrica dell'uso delle acque, potranno assegnare le concessioni delle grandi derivazioni idro a operatori individuati con gara pubblica, a società a capitale misto pubblico/privato, o a forme di partenariato pubblico/privato. Le Regioni entro il 13 febbraio 2020 (e comunque entro il 31/3/2020) disciplinano modalità e procedure di assegnazione delle concessioni. Anche il canone di concessione è determinato dalle Regioni sentita l'Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente).

Documenti di riferimento