Milano, 9 maggio 2019 - 15:19

Corte Ue su rifiuti, "piano inceneritori" nazionale andrebbe sottoposto a Vas

Secondo la sentenza 8/5/2019 della Corte Ue una normativa come quella che ha "mappato" gli impianti di incenerimento (Dpcm 10 agosto 2016) andrebbe sottoposta a valutazione ambientale strategica (Vas).

La Corte di Giustizia Ue (sentenza 8 maggio 2019, causa C-305/18) è stata chiamata a rispondere ai dubbi del Giudice italiano nell'ambito di un procedimento per l'annullamento del Dpcm 10 agosto 2016 che ha definito la carenza impiantistica e individuato gli impianti di incenerimento necessari sul territorio nazionale (ai sensi dell'articolo 35 del Dl 133/2014, convertito dalla legge 164/2014, cosiddetto "Sblocca Italia").

Rispondendo a due questioni pregiudiziali la Corte ha sottolineato che una norma come il Dpcm 10 agosto 2016 rientrerebbe tra quella tipologia di disposizioni che andrebbero sottoposte a valutazione ambientale strategica ai sensi della direttiva 2001/42/Ce.

E questo per due ragioni: da un lato sono soggetti a Vas i Piani e i Programmi la cui adozione sia disciplinata da disposizioni legislative o regolamentari nazionali, le quali determinino le Autorità competenti per adottarli nonché la loro procedura di elaborazione (ed è il caso italiano); dall'altro sono soggetti ad una valutazione ambientale sistematica i Piani e i Programmi elaborati per determinati settori (come quello rifiuti) e che definiscono il quadro di riferimento per l'autorizzazione di progetti sottoposti a Via (come gli inceneritori).

Infine la Corte ha "salvato" la norma italiana nella parte in cui dichiara gli impianti di incenerimento come "strutture di interesse strategico nazionale": tale norma è compatibile con la "gerarchia dei rifiuti" ex direttiva 2008/98/Ce.

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