Milano, 14 giugno 2019 - 12:09

Appalti, piccoli Comuni più liberi per gare in autonomia fino al 2020

Il Ddl di conversione del Dl 32/2019 (Sblocca cantieri) approvato in via definitiva il 13 giugno 2019 ha sospeso fino al 31/12/2020 l'obbligo per i piccoli Comuni di fare gare "aggregandosi".

Tra i vari "stop" all'operatività delle norme del Dlgs 50/2016 (Codice appalti) che il disegno di legge di conversione del Dl 32/2019 ha disposto, c'è quella della sospensione dell'applicazione dell'articolo 37, comma 4 che stabilisce che i Comuni non capoluogo di Provincia non devono andare a gara direttamente ma devono: 1. ricorrere a una centrale di committenza o a soggetti aggregatori qualificati; 2. oppure procedere tramite Unioni di Comuni qualificate come centrali di committenza o consorziandosi come centrali di committenza; 3. o ricorrere alla stazione unica appaltante.

Si precisa però che l'articolo 37, comma 4 era già stato modificato dal Dl 32/2019 che ne aveva "ammorbidito" il testo eliminando l'obbligo di aggregazione e introducendo comunque la possibilità di scelta per il piccolo Comune di procedere in ogni caso direttamente alla gara senza "aggregarsi". Ora il Ddl di conversione ha eliminato la modifica introdotta dal Dl 32/2019 optando per la sospensione a titolo sperimentale fino al 2020 della disposizione.

Documenti di riferimento

  • Codice appalti ed ambiente, le regole verdi per partecipare alle gare pubbliche

    Le imprese che intendono fornire beni e servizi alla Pubblica Amministrazione devono partecipare a procedure ad evidenza pubblica e rispettare determinati standard di sostenibilità ambientale. Le norme che regolano questi processi sono contenute nel "Codice dei contratti pubblici", recentemente aggiornato con il decreto legislativo 31 marzo 2023 n. 36, in sostituzione del Dlgs 50/2016. Nel Dossier si offre l'esame della disciplina in questione, con un focus speciale relativo ai decreti recanti i criteri ambientali minimi (cd. "Cam") che gli operatori devono osservare. Il documento è aggiornato ai nuovi importi delle soglie comunitarie degli appalti approvate dalla Commissione europea nell’ottobre 2025 e decorrenti dal 2026 e ai nuovi Cam edilizia in vigore dal 2 febbraio 2026

  • Appalti ed ambiente (Codice dei contratti pubblici - Cam/Criteri ambientali minimi)

    L'area dedicata al Codice dei contratti pubblici (Dlgs 36/2023) e provvedimenti satellite (tra cui quelli relativi ai servizi pubblici locali di rilevanza economica). Un sistema normativo che, in recepimento delle direttive Ue su appalti pubblici e contratti di concessione, impone il conseguimento di obiettivi di sostenibilità ambientale ed energetica. Con i testi ragionati ed aggiornati di tutti i "criteri ambientali minimi" (cd. "Cam") cui specifici beni e servizi devono rispondere per poter efficacemente partecipare alle gare pubbliche.

  • Dl 18 aprile 2019, n. 32

    Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana (cd. "Sblocca Cantieri") - Stralcio - Modifiche al Dlgs 50/2016 (Codice appalti) e al Dlgs 152/2006 (Codice ambientale - Norme sulla cessazione della qualifica di rifiuti - "End of waste") e al Dpr 380/2001 - Disposizioni in materia di terre e rocce da scavo

  • Dlgs 18 aprile 2016, n. 50

    Codice dei contratti pubblici - Attuazione direttive 2014/23/Ue, 2014/24/Ue e 2014/25/Ue su concessioni e appalti pubblici