Milano, 19 giugno 2019 - 10:35

Appalti, piccoli Comuni più liberi per gare in autonomia fino al 2020

La legge 14 giugno 2019, n. 55 di conversione del Dl 32/2019 (Sblocca cantieri) ha sospeso fino al 31 dicembre 2020 l'obbligo per i piccoli Comuni di fare gare "aggregandosi".

Tra i vari "stop" all'operatività delle norme del Dlgs 50/2016 (Codice appalti) che la legge 14 giugno 2019, n. 55 di conversione del Dl 32/2019 ha disposto, c'è quella della sospensione dell'applicazione dell'articolo 37, comma 4 che stabilisce che i Comuni non capoluogo di Provincia non devono andare a gara direttamente ma devono: 1. ricorrere a una centrale di committenza o a soggetti aggregatori qualificati; 2. oppure procedere tramite Unioni di Comuni qualificate come centrali di committenza o consorziandosi come centrali di committenza; 3. o ricorrere alla stazione unica appaltante.

Si precisa però che l'articolo 37, comma 4 era già stato modificato dal Dl 32/2019 che ne aveva "ammorbidito" il testo eliminando l'obbligo di aggregazione e introducendo comunque la possibilità di scelta per il piccolo Comune di procedere in ogni caso direttamente alla gara senza "aggregarsi". Ora la legge di conversione 55/2019 ha eliminato la modifica introdotta dal Dl 32/2019 optando per la sospensione a titolo sperimentale fino al 31 dicembre 2020 della disposizione.

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