Anticorruzione su Cam edilizia, Linee guida per aiutare le Pmi
Sono in consultazione fino al 29 novembre 2019 tra li operatori le Linee guida dell'Authority anticorruzione sull'applicazione dei criteri ambientali minimi (Cam) in edilizia, spinta ad aiutare le Pmi.
Le Linee guida dell'Autorità anticorruzione — offerte alla valutazione degli stakeholder — nascono dalla difficoltà riscontrata dagli operatori nell'applicare il Dm 11 ottobre 2017 recante i Criteri ambientali minimi (Cam) per l'affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici. In particolare tali Cam ostacolerebbero la partecipazione alle procedure di gara delle micro e piccole imprese edili. Ricordiamo che la pubblica Amministrazione deve obbligatoriamente applicare i criteri ambientali minimi per l'edilizia, mentre è facoltativo l'inserimento nel bando di gara dei "criteri premianti".
Secondo l'Anac, non sarebbe obbligatorio inserire nel bando il "criterio ambientale minimo" relativo alla selezione dei candidati, perché lo scopo del Dlgs 50/2016 (e della disciplina Ue) è favorire la ampia partecipazione agli appalti, in particolare delle Pmi. L'Anac consiglia l'uso dei criteri di "selezione dei candidati" nei casi in cui il possesso di requisiti aggiuntivi sia da ritenersi strettamente necessario ad assicurare la migliore tutela ambientale e per interventi di particolare rilevanza in termini di importo, di natura dell'intervento, di ubicazione territoriale e di impatto nel contesto circostante. Quindi non andrebbe usato per interventi di manutenzione ordinaria di ridotta rilevanza, per interventi di riparazione o locali o per interventi di ristrutturazione di piccola entità.
Documenti di riferimento
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In consultazione tra i portatori di interesse dal 28 ottobre 2019 al 29 novembre 2019
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Appalti ed ambiente (Codice dei contratti pubblici - Cam/Criteri ambientali minimi)
L'area dedicata al Codice dei contratti pubblici (Dlgs 36/2023) e provvedimenti satellite (tra cui quelli relativi ai servizi pubblici locali di rilevanza economica). Un sistema normativo che, in recepimento delle direttive Ue su appalti pubblici e contratti di concessione, impone il conseguimento di obiettivi di sostenibilità ambientale ed energetica. Con i testi ragionati ed aggiornati di tutti i "criteri ambientali minimi" (cd. "Cam") cui specifici beni e servizi devono rispondere per poter efficacemente partecipare alle gare pubbliche.
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Codice appalti ed ambiente, le regole verdi per partecipare alle gare pubbliche
Le imprese che intendono fornire beni e servizi alla Pubblica Amministrazione devono partecipare a procedure ad evidenza pubblica e rispettare determinati standard di sostenibilità ambientale. Le norme che regolano questi processi sono contenute nel "Codice dei contratti pubblici", recentemente aggiornato con il decreto legislativo 31 marzo 2023 n. 36, in sostituzione del Dlgs 50/2016. Nel Dossier si offre l'esame della disciplina in questione, con un focus speciale relativo ai decreti recanti i criteri ambientali minimi (cd. "Cam") che gli operatori devono osservare. Il documento è aggiornato ai nuovi importi delle soglie comunitarie degli appalti approvate dalla Commissione europea nell’ottobre 2025 e decorrenti dal 2026 e ai nuovi Cam edilizia in vigore dal 2 febbraio 2026
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Criteri ambientali minimi - Nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici
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Codice dei contratti pubblici - Attuazione direttive 2014/23/Ue, 2014/24/Ue e 2014/25/Ue su concessioni e appalti pubblici