Milano, 13 dicembre 2019 - 15:01

Camera impegna il Governo: rispettare recepimento direttive rifiuti

Una mozione approvata dalla Camera l'11 dicembre 2019 impegna il Governo a rispettare la scadenza per recepire le direttive del "pacchetto economia circolare" sui rifiuti.

La mozione 1-00181 impegna il Governo a riconoscere lo stato di emergenza ambientale e climatica nel nostro Paese e ad agire normativamente per ridurre le emissioni di anidride carbonica in atmosfera e la progressiva decarbonizzazione dell'economia. Occorre accompagnare la transizione verso un modello di economia circolare basato su un uso efficiente delle risorse naturali, su una corretta gestione dell'acqua e su un virtuoso ciclo dei rifiuti che punti, nel rispetto della gerarchia europea, alla riduzione, al riuso e al recupero di materia ed energia, rispettando i tempi per il recepimento nell'ordinamento giuridico nazionale delle direttive europee del "pacchetto economia circolare" su rifiuti, imballaggi, discariche, rifiuti elettrici ed elettronici (Raee), veicoli fuori uso e pile. Il termine di recepimento per le direttive è del 5 luglio 2020 ma secondo quando prevede la legge 234/2012, che ha definito il quadro per il recepimento delle direttive europee nel nostro ordinamento, se la legge di delegazione europea viene approvata prima che il termine per il recepimento delle direttive sia scaduto — come in questo caso (legge 117/2019) — i termini per il recepimento italiano delle norme Ue scade 4 mesi prima della scadenza del recepimento contenuta nella direttiva, pertanto il 5 marzo 2020, un termine difficile da rispettare per il Governo.

Il Governo viene impegnato dalla Camera a promuovere l'inserimento del principio dello sviluppo sostenibile nella Costituzione e rafforzare le misure contenute nel Piano nazionale integrato per l'energia e il clima per dare piena attuazione agli impegni adottati nell'ambito dell'Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. Necessario per i deputati, infine, pervenire alla progressiva riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi ex legge 28 dicembre 2015, n. 221, attraverso un percorso di transizione che contempli ipotesi alternative e compensative con carattere di sostenibilità.

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