Milano, 9 gennaio 2020 - 13:05

Basilicata, Consulta: incostituzionale distanza minima tra impianti fonti rinnovabili

La Consulta ha dichiarato illegittima la norma della Regione Basilicata che impone una distanza minima obbligatoria di 1 chilometro tra gli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Secondo la Corte Costituzionale (sentenza 286/2019), il margine di intervento riconosciuto al legislatore regionale per individuare le aree e i siti non idonei non permette che le Regioni prescrivano limiti generali inderogabili, specie nella forma di distanze minime, i quali contrasterebbero con il principio fondamentale di massima diffusione delle fonti di energia rinnovabili.

Analogamente, contrasta con tale principio anche l'obbligo, previsto per gli impianti fotovoltaici di potenza nominale non superiore a 200 kW, di "avere la disponibilità di un suolo la cui estensione sia pari o superiore a 3 volte la superficie del generatore fotovoltaico, (…) sul quale non potrà essere realizzato altro impianto di produzione di energia da qualunque tipo di fonte rinnovabile".

La Consulta, infine, ha bocciato anche la norma che prevede una deroga alle fasce di rispetto relative alle aree non idonee (cosiddetti "Buffer"), nel caso in cui non ci sia un "contatto visivo" fra l'impianto e il sito protetto.

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