Milano, 5 maggio 2020 - 15:39

Emergenza Covid-19, Anci su modalità per agevolazioni tariffa rifiuti

Una nota della Fondazione Anci su come i Comuni possono finanziare la riduzione della Tari alle utenze non domestiche che hanno sospeso l'attività oppure la esercitano in forma ridotta a causa del Covid-19.

La nota dell'Istituto per la Finanza e l'Economia Locale (Fondazione Anci) è del 24 aprile 2020 e fornisce chiarimenti ai Comuni che intendono ridurre la tariffa sui rifiuti per alcune categorie economiche, o a fasce di utenza domestica, colpite dalle conseguenze della pandemia.

La riduzione della Tari e della Tari corrispettivo (ergo: "Tariffa corrispettiva" — come precisato dalla legge di conversione del Dl 18/2020), secondo l'Istituto, può essere stabilita con la delibera di approvazione delle tariffe la cui adozione quest'anno è stata posticipata dal 30 aprile al 30 giugno 2020 (ex articolo 107, comma 4 del decreto citato).  

La riduzione dei rifiuti per la chiusura o per l'esercizio ridotto di alcune attività, influisce in maniera limitata sui costi di gestione. Si tratta infatti di una riduzione non programmata, si legge nella nota.  Ma il servizio di gestione dei rifiuti continua ad essere erogato e le agevolazioni potrebbero fare aumentare le tariffe a carico delle utenze domestiche. L'Ifel ritiene che le misure agevolative si possano finanziare con entrate proprie del bilancio dei Comuni, derivanti per esempio dalle entrate riscosse con il contrasto all'evasione (es. su Tari), o dall'avanzo di amministrazione.

Per maggiori informazioni: Ifel Fondazione Anci

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