Corte Conti Ue, Just Transition Fund va collegato con obiettivi climatici
Occorre un maggiore collegamento del Fondo per la transizione giusta (Just Transition Fund) Ue con gli obiettivi dell'Unione in materia di clima, secondo l'analisi della Corte dei Conti Ue.
La Corte dei Conti europea (parere 20 luglio 2020, n. 5/2020 pubblicato il 1° settembre 2020) ha analizzato la proposta di regolamento della Commissione 14 gennaio 2020 che istituisce il Fondo per la transizione giusta, uno dei pilastri economici per aiutare gli Stati Ue a "decarbonizzare" la loro economia. In seguito alla pandemia Covid-19 la Commissione il 28 maggio 2020 ha modificato l'originaria proposta, aumentando il budget a disposizione del Fondo (si passa da 7,5 miliardi di euro a 40 miliardi di euro). La Corte dei Conti Ue ha svolto una analisi dettagliata del funzionamento del Fondo segnalando alcune criticità.
Per i Giudici contabili europei, se la misura finanziaria serve per sostenere la transizione dell'Ue verso un'economia climaticamente neutra entro il 2050, la proposta di regolamento non stabilisce un chiaro collegamento con le ambizioni dell'Unione in materia di clima, ad esempio per quanto riguarda l'obiettivo specifico, la portata del sostegno, la programmazione delle risorse del Fondo o i piani territoriali degli Stati per una transizione giusta. Inoltre, il collegamento tra performance e finanziamenti è relativamente debole e vi è il rischio significativo che l'utilizzo dei fondi non ponga fine alla forte dipendenza di alcune regioni dalle attività ad alta intensità di carbonio.
Documenti di riferimento
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Parere Corte dei Conti Ue 20 luglio 2020, n. 5/2020
Parere sulla proposta di regolamento della Commissione Ue 14 gennaio 2020 modificata il 28 maggio 2020 che istituisce il Fondo per una transizione giusta
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