Milano, 24 febbraio 2009 - 00:00

Energia solare dallo spazio, per ora solo un bel sogno

Si chiama Space-based solar power (SBSP) ed è un progetto per ricavare energia solare direttamente dallo spazio utilizzando schiere chilometriche di pannelli solari posizionati sull’orbita terrestre.

L'idea risale agli anni '60 e va attribuita al Dr. Peter Glaser. Sostanzialmente si basa sul fatto che l’intensità di irradiazione della luce solare nell'orbita terrestre è elevatissima (1.366 watt/mq) e che sfruttandola sarebbe possibile trasmettere elettromagneticamente grandi quantità di energia sulla Terra.

Il vantaggio di piazzare collettori solari nell'orbita geosincrona del nostro pianeta, circa 36 mila chilometri sopra la nostra testa, è di impiegare la luce del sole 24 ore al giorno senza che i cicli terrestri giorno-notte o il tempo meteorologico possano influenzare in alcun modo la ricezione di essa.

L'energia sarebbe trasmessa tramite microonde attraverso grandi antenne ricettrici posizionate sulla Terra. In questo modo si produrrebbe 6-8 volte più energia rispetto a quella che si potrebbe ricavare da celle solari convenzionali posizionate a terra.

I problemi però legati all'applicazione pratica di SBSP non sono pochi, primo fra tutti quello economico (si parla di miliardi di dollari).

Nonostante questo nei giorni scorsi una compagnia americana chiamata Space Energy, Inc ha affermato di voler sviluppare un satellite SBSP in grado di trasmettere elettricità a ricevitori posizionati a terra. Per fare questo la compagnia intende realizzare un prototipo da lanciare nella bassa orbita terrestre.

L'unico intoppo sta nel fatto che i test finora condotti in questo campo sono stati un vero e proprio fallimento. Sia gli esperimenti condotti dalla Nasa per un documentario di Discovery Channel che quelli portati avanti da un team di scienziati giapponesi — che hanno tentato di convertire la luce solare in luce laser, da spedire sulla Terra utilizzando dei piatti solari di cromo – per ora hanno solamente dimostrato che le “semplici” celle solari fotovoltaiche utilizzate a terra hanno costi decisamente minori e un'efficienza molto maggiore.

Allo stato attuale delle cose, quindi, l'energia solare ricavata dallo spazio rimane solo un bel sogno, in attesa di test più confortanti e di budget meno gravosi.

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