Milano, 18 giugno 2009 - 00:00

Desertec, 400 miliardi di euro per il solare termodinamico

Un consorzio composto da colossi industriali tedeschi intende investire 400 miliardi di euro nello sviluppo del solare termodinamico.

Si chiama Desertec ed è un progetto che mira a portare energia elettrica pulita in Europa sfruttando il sole del Sahara. Parlavamo giusto un paio di giorni fa del Piano Solare Mediterraneo, che proprio sulla base dell'intuizione di Desertec, potrebbe permettere di creare una coalizione energetica tra i paesi che si affacciano sul Mare Nostrum, per costruire le infrastrutture necessarie a realizzare il progetto. Ma prima ancora delle istituzioni sembra che si stiano muovendo in questo senso proprio i privati.

Secondo quanto riportava ieri l'agenzia di stampa francese AFP, venti grandi gruppi tedeschi, guidati dal colosso delle assicurazioni Munich Re, oltre che da Siemens e Deutsche Bank, hanno intenzione di formare un consorzio che investirà la colossale cifra di 400 miliardi di euro per portare l'energia solare dal deserto ai Paesi europei.

L'appuntamento per la prima tavola rotonda è fissato per il 13 luglio quando parteciperanno anche rappresentanti del ministero dell'Economia tedesco e del Club di Roma. L'obiettivo è creare una società che entro due o tre anni riesca ad attuare piani concreti di sviluppo. C'è ottimismo da parte dei tedeschi per un'eventuale partecipazione di Italia e Spagna, mentre segnale confortanti arrivano anche dal Nord America. Più cauta invece la posizione della Francia, che fa ancora del nucleare il proprio cavallo di battaglia energetico.

Secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco Suddeutsche Zeitung, il progetto Desertec dovrebbe essere in grado di garantire il 15% del fabbisogno energetico europeo, anche se i tempi sono relativamente lunghi. La prima elettricità arriverà, infatti, in Europa non prima di dieci anni. Come scrivevamo già l'altro ieri (vedi Riferimenti in fondo all'articolo) l'idea è quella di impiegare centrale solari termodinamiche costruendo un'imponente rete  di cavi sottomarini per trasportare l'energia dal Maghreb all'Europa.

La sfida più grande nel realizzare il progetto Desertec, rimane comunque quella di portare l'energia elettrica verso i Paesi dell'Unione Europea, ma non, come si potrebbe pensare, per problematiche tecniche. Parlando infatti a Copenaghen nel mese di marzo, Anthony Patt dell'International Institute of Applied Systems Analysis, faceva notare come il sistema di distribuzione dell'elettricità in Europa è in realtà formato da 27 differenti sistemi. E questo rimane per ora l'ostacolo maggiore. Finché il sistema di distribuzione, infatti, non sarà pienamente integrato, far arrivare l'elettricità dal Sahara risulterà veramente complesso.

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