Solare termico, ma quale crisi?

E' questo il dato più importante emerso alla quarta conferenza europea sul solare termico (estec2009), secondo quanto riportato dall'Estif, l'associazione europea che raggruppa le industrie del settore, nel rapporto 2008 "Solar Thermal Markets in Europe".

In testa alle classifiche rimane sempre il mercato tedesco, che in un anno ha più che raddoppiato le installazioni, passando da 0,7 a 1,5 GWt, registrando un aumento del 123%. Per capire i rapporti di forza, basti dire che la sola Germania ha contribuito nel 2008 per il 44% dell'intero mercato europeo.

Ma il trend positivo è confermato da tutti i paesi del vecchio continente: in termini di nuova potenza installata, i migliori risultati dopo la Germania sono stati ottenuti da Spagna (+58%), Italia (+28%) e Francia (+18%). Da sottolineare la buona posizione raggiunta dall'Italia, che insieme alla Spagna ha rappresentato nel 2008 il secondo mercato europeo, con una fetta del 9% dell'intera torta. Il nostro paese ha contribuito con 295 MWt di nuova potenza installata, pari a una superficie di 421mila m² di pannelli.

Nonostante questi dati confortanti, il mercato italiano è ancora lontano dalla piena maturità e presenta molti margini di miglioramento. Infatti per leggere la situazione da una prospettiva più corretta, è sufficiente guardare al rapporto tra la potenza complessivamente installata e il numero degli abitanti. Al 2008 in Italia risultano installati 27 m² di solare termico per 1.000 abitanti, pari esattamente alla metà della media europea (54 m² /1.000 abitanti). A parte il caso limite di Cipro (oltre 800 m²/1.000 abitanti), in testa alla classifica di capacità installata pro-capite troviamo infatti Austria e Grecia, con più di 300 m² ogni 1.000 abitanti. Ci troviamo quindi a meno di un 1/10 del percorso fatto in questi anni dai nostri vicini austriaci, notoriamente meno fortunati di noi in termini di quantità di radiazione solare.

In Italia gli incentivi per il solare termico non mancano: è infatti possibile usufruire della detrazione fiscale del 55%, ammortizzando in pochissimi anni il costo dell'impianto. Alla fin della fiera, la causa del ritardo italiano è da imputare ai soliti fattori culturali e politici: quanto tempo dovremmo aspettare prima di vedere una campagna mediatica, patrocinata dal Ministero dell'Ambiente, che illustri a tutti i cittadini i vantaggi di una tecnologia semplice ed economica come il solare termico?