Milano, 15 luglio 2009 - 00:00

Certificati Bianchi, più ESCo e ancora poco mercato

Il rapporto di monitoraggio sul mercato dei Certificati Bianchi relativo al semestre 2009 registra una preferenza per i contratti bilaterali e l'aumento del numero delle ESCo.

In applicazione del Decreto del Ministero dello sviluppo Economico 21 dicembre 2007, il Gestore del Mercato Elettrico ogni semestre pubblica un rapporto che fa il punto della situazione sull'andamento del mercato dei Certificati Bianchi, noti anche come Titoli di Efficienza Energetica.

Il rapporto di monitoraggio relativo al primo semestre del 2009 evidenzia come, a 4 anni dall'avvio del meccanismo, gli operatori preferiscono ancora scambiare i titoli in via privata attraverso i contratti bilaterali, piuttosto che effettuare le compravendite servendosi del mercato appositamente predisposto e gestito dal GME.

Sul totale dei titoli movimentati nel primo semestre del 2009,  964.933 sono stati quelli scambiati attraverso i contratti bilaterali e 497.839 quelli scambiati nel mercato organizzato. Se consideriamo che dei 964.933 contratti bilaterali registrati, 290.585 sono relativi a scambi tra società dello stesso gruppo è presto spiegato il perchè della preferenza per la via privata.

Per contro aumentano gli operatori iscritti al Registro dei TEE. Al 31 dicembre 2008 gli operatori iscritti erano 268; al 30 giugno gli iscritti sono stati 326. Dato interessante è il continuo rafforzamento del numero delle ESCo (187 a fine 2008, 206 nel giugno 2009) e dei Trader (9 a fine 2008, 31 a fine giugno 2009). Ciò ha contribuito alla netta diminuzione della concentrazione del lato offerta: nel primo semestre di quest'anno, 115 sono stati gli operatori che hanno offerto certificati bianchi sul mercato organizzato. Sempre più sono, dunque, i soggetti non obbligati che realizzano interventi di efficienza energetica per ottenere e poi vendere i certificati bianchi (I soggetti obbligati sono i maggiori distributori di energia elettrica e gas naturale ai quali è richiesto per legge di ottenere il risparmio di una ben definita quota di energia ndr).

Il rapporto evidenzia infine, come le recenti disposizioni normative  che equiparano le tre tipologie di titoli ai fini dell'adempimento dei soggetti obbligati ha prodotto un allineamento dei prezzi delle tre diverse tipologie di certificati. Il valore di mercato dei TEE ha registrato infatti un prezzo medio ponderato di 80,67 € per i titoli di tipo I; 80,30 € per i titoli di tipo II; 78,98 € per i titoli di tipo III.

I prezzi dei titoli scambiati attraverso le transazioni bilaterali, nella maggior parte dei casi, hanno di fatto rispecchiato i valori registrati nel mercato organizzato.

 

L'incremento degli obiettivi nazionali in relazione alle quantità di titoli eccedenti, come previsto dal coma 6 del Dm 21 dicembre 2007, ha invece prodotto un riequilibrio del rapporto tra domanda ed offerta. Ciò ha contribuito anche alla stabilizzazione del prezzo dei titoli.