Milano, 27 ottobre 2009 - 00:00

New Global Traction. La leva di Archimede rivoluzionerà l'efficienza delle auto?

Quattro imprenditori del Varesotto, fondatori della società Legimac, hanno brevettato un'invenzione che promette di ridurre fino al 70% i consumi delle automobili, attraverso una semplice modifica dei meccanismi di trasmissione del moto alle ruote.

Il sistema, denominato "New Global Traction", si basa su un'idea molto semplice: decentrare il punto su cui viene scaricata la forza motrice del veicolo spostandolo dal centro della ruota verso lo pneumatico per sfruttare così una leva più favorevole. Secondo gli sviluppatori del progetto, questa semplice modifica consentirebbe di utilizzare molta meno energia per lo spostamento delle ruote e permetterebbe quindi significativi risparmi di carburante, nonchè una drastica riduzione delle emissioni.

Questa nuova applicazione tecnologica presenta anche altri vantaggi rilevanti: può essere montata, infatti, sulle autovetture attualmente in produzione senza modificare la catena di montaggio e si può inoltre adattare a qualunque tipo di motore, visto che agisce solo nella fase della trasmissione del moto. Infine, poichè consente di ottenere prestazioni analoghe a quelle delle auto tradizionali, utilizzando però meno energia, permetterebbe di ridurre la cilindrata del motore e quindi il peso delle autovetture limitando così, ulteriormente i consumi. Il sistema funziona mantenendo i giri del motore al minimo, tra i 1000 e i 2000 rpm (giri al minuto), e prevede l'utilizzo di due soli pedali per la guida: il freno e la frizione, che fa anche da acceleratore, agendo sul cambio di marcia mentre i giri del motore restano costanti.

Il brevetto internazionale è stato depositato presso l'Istituto europeo dei brevetti di Monaco e, secondo gli inventori, ha già richiamato l'attenzione d'industrie del settore tedesche e americane. I quattro inventori sono tuttora impegnati nel perfezionamento del loro prototipo e sostengono di essere arrivati a percorrere 500 chilometri con soli 10 litri di benzina. Il tutto, si legge su Motorbox (vedi Riferimenti sotto), "è ottenuto utilizzando un motore pensato per dare il meglio a regimi medio alti, certo non nella parte bassa della curva di erogazione... I risultati potrebbero migliorare sensibilmente con un motore concepito sin dall'origine per questo genere d'impiego. Il massimo sarebbe forse abbinare il sistema a un motore elettrico o applicarlo a una tecnologia ibrida, con propulsore termico ed elettrico a fare gioco di squadra".

A prescindere dall'impiego che questo sistema troverà in futuro, i suoi ideatori meritano comunque un elogio, se non altro per la fantasia e per il tentativo coraggioso di mettere in discussione sistemi che hanno il sostegno dell'industria automobilistica ormai da decenni, ma che non è detto siano necessariamente i migliori. Il futuro passa probabilmente per la propulsione ibrida ed elettrica, ma la storia dell'innovazione tecnologica ci insegna che il progresso, nel bene e nel male, prende spesso vie trasversali e inaspettate. Sarà "New Global Traction" la nuova rivoluzione?

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