L’importanza dell’energia eolica nel contesto del mercato globale
In vista della Conferenza di Copenhagen, l’European Wind Energy Association ha rifatto i calcoli del contributo che l’energia eolica potrà dare nel conseguimento degli obiettivi di riduzione dei gas serra fissati dall’Unione Europea.
In un documento presentato ai ministri dell'ambiente europei e ai membri del parlamento, l'associazione sostiene che l'eolico sarà in grado di evitare l'emissione in atmosfera di 333 milioni di tonnellate di anidride carbonica l'anno entro il 2020. Una cifra pari al 29% dell'obiettivo di riduzione fissato dall'Ue proprio per quell'anno.
Attualmente l'eolico (dati 2008) consente di evitare ogni anno l'emissione di circa 91 milioni di tonnellate di anidride carbonica che in "moneta sonante" equivale a 2,3 miliardi di euro, a cui va aggiunto il costo evitato di circa 6 miliardi di euro di carburanti fossili. La produzione di energia eolica è pari al 4% della domanda di elettricità europea e consta di una potenza installata di 65 GW. Secondo i calcoli dell'Ewea, nel 2020, il settore sarà in grado di sopperire al 17% del fabbisogno di elettricità in Europa per un risparmio totale di 8,3 miliardi di euro per ciò che riguarda le emissioni evitate, e 24,8 miliardi per quel che concerne i carburanti fossili non utilizzati.
E anzi, secondo Christian Kjaer, direttore di Ewea, se l'Unione Europea prendesse più seriamente i dati scientifici sui cambiamenti climatici potrebbe anche puntare a una riduzione più ambiziosa delle emissioni, pari al 30% del totale. Tutto ciò dovrebbe avvenire, secondo il parere di Kjaer, facendo ricorso a meccanismi di riduzione come il Clean Development Mechanism, che consente alle imprese dei paesi industrializzati di realizzare progetti che mirano alla riduzione delle emissioni di gas serra nei paesi in via di sviluppo.
Ma nonostante le previsioni favorevoli dell'Ewea, il settore dell'energia eolica si dovrà guardare bene dalla crisi che incombe sulla produzione di macchinari e impianti e che quest'anno, secondo un'analisi di mercato condotta da Frost & Sullivan, ha fatto registrare una diminuzione delle commesse. Diminuzione che si rifletterà inevitabilmente sui fatturati delle aziende nel 2010.
E infatti molte aziende si stanno già muovendo in questo senso realizzando fusioni e acquisizioni strategiche mentre altre "si stanno concentrando sul miglioramento del messaggio di offerta a livello interno con una particolare attenzione alla gestione della qualità manageriale, la revisione dei fornitori, le gestione delle operazioni, la manutenzione e l'addestramento del personale tecnico". Una strategia che contribuisce a ridurre la spesa capitale per megawatt e accelera uno sviluppo più rapido dell'offerta.
Un'altra strategia che è stata riscontrata da Frost & Sullivan è invece quella di dare maggiore impulso agli stabilimenti presenti in regioni dove è stata registrata una maggiore crescita della produzione, chiudendo invece quelli in aree dove ci si aspetta che i nuovi ordini saranno al di sotto dei livelli più bassi di mercato.
E a proposito di quest'ultimo aspetto è da notare come recentemente molte aziende abbiano deciso di spostare buona parte del comparto produttivo in paesi dove i bassi costi e la manodopera estremamente economica rappresentano una forte attrattiva, come ad esempio l'India (vedi Riferimenti sotto).
Allo stato attuale l'energia eolica rappresenta un settore fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto, ma anche una fetta importante del mercato complessivo dell'energia, per ciò che riguarda la costruzione di nuovi impianti, con un giro d'affari di 36,5 miliardi di euro solo per il 2008 e un numero di occupati in costante aumento, che ha raggiunto quota 400 mila. Un settore, quindi, in durevole ascesa e che ha tutte le carte in regola per fare bene sia dal punto di vista ambientale che da quello economico, ma che proprio per questo si dovrà confrontare — nel bene e nel male — con le regole del mercato globale, che non prevede né sconti né eccezioni per nessuno.
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Nextville (Energie rinnovabili)