Detrazioni 55%: sì, no, forse, chissà
Dal settembre scorso, mese in cui il Consiglio dei Ministri vara il disegno di legge finanziaria 2010, si sono rincorsi allarmi e promesse sulla proroga alla detrazione del 55%. Una rapida scorsa e un commento.
“Affermare che la legge Finanziaria 2010, recentemente consegnata dal Governo al Parlamento per l’iter di approvazione, azzeri il bonus del 55% è tecnicamente non vero. Le detrazioni del 55% saranno comunque in vigore fino al 31 dicembre 2010 e quindi non era necessario che alcuna proroga fosse contenuta nella Finanziaria 2010... Supporre che il Governo voglia stoppare il 55% è una ipotesi non confermata da alcun pronunciamento dell’Esecutivo”.
(Fonte: edilportale.it)
3 ottobre 2009
Si svolge l’Assemblea Generale di UNCSAAL che affronta anche il tema delle detrazioni.
(Fonte uncsaal.it)
8 ottobre 2009
6 novembre 2009
In contemporanea viene accantonato anche un emendamento per affrontare il rischio sismico e idrogeologico nelle aree contigue a quelle coinvolte dal sisma abruzzese, con il supporto delle regioni. Al piano di verifiche da affidare urgentemente alla Protezione Civile si sarebbero dovute affiancare le detrazioni del 55% per le spese di adeguamento alle NTC, Norme Tecniche per le Costruzioni
11 novembre 2009
Dopo la bocciatura da parte della Commissione, arrivano rassicurazioni dal governo sul destino del bonus fiscale per la riqualificazione energetica degli edifici.
Il sottosegretario Casero, nella seduta del senato n. 277 dell’11 novembre dichiara:
“La possibilità di detrarre il 55 per cento delle spese sostenute per le ristrutturazioni edilizie ad alta valenza ambientale ha prodotto effetti sicuramente positivi sia in termini di trasparenza delle spese sostenute, sia per il conseguimento degli obiettivi di riduzione del consumo energetico; pertanto il Governo intende mantenere tale norma anche dopo la sua scadenza nel 2011*”.
(*) Ndr: viene erroneamente citato il 2011, anziché il 2010, probabilmente perché in termini di bilancio dello stato, le ritenute fiscali di ogni anno si riflettono sul successivo.
(Fonte: Resoconto stenografico della seduta del Senato)
E’ molto arduo ipotizzare come andrà a finire, ma l’approccio complessivo al problema non è improntato alla lungimiranza e resta affidato alle proteste delle associazioni di categoria o a sporadiche prese di posizione di un membro dell’esecutivo.
E’ opinabile che il ddl Finanziaria 2010 uscito dal governo non contenga una presa di posizione su questo tema: il nuovo schema di leggi finanziarie del ministro Tremonti analizza prospetticamente il triennio a venire, e non solo i movimenti di cassa dell’anno successivo. E infatti un notevole capitolo di dati e considerazioni accompagna i commi destinati alle detrazioni 36%, analizzandone i costi e i benefici.
Dunque il silenzio equivale a una netta presa di posizione del Governo, e fino ad ora, il Parlamento l’ha ribadita.
D’altra parte è intuitivo che ai settori produttivi interessati – tanto quanto ai cittadini e alle imprese che possono beneficiare della detrazioni – è indispensabile una visibilità certa che superi i pochi mesi. Nessuno oserebbe, oggi come oggi, ipotizzare un investimento significativo con il rischio che l’intervento non si concluda entro il 2010. Così come nessuna categoria imprenditoriale coinvolta affiderebbe a questa incertezza le proprie decisioni in materia di sviluppo aziendale, assunzioni, richiesta di credito e così via.