Piano casa Lombardia: bonus solo con riduzione certificata del fabbisogno energetico
Nel piano casa lombardo, approvato con Lr 16 luglio 2009, n. 13, i bonus volumetrici sono ancorati al rispetto rigoroso di diminuzioni del fabbisogno di energia degli edifici coinvolti, da certificare prima e dopo l’intervento.
L’ampliamento è concesso a patto che si certifichi una diminuzione riferita alla porzione di edificio esistente, superiore al 10% del fabbisogno annuo di energia primaria per la climatizzazione invernale. La diminuzione dovrà essere asseverata in fase di progetto secondo il modello indicato dalla Dgr 8554/2009. A fine intervento occorre dotarsi di Attestato di certificazione energetica riferito all’intero edificio.
Anche questi immobili già “efficienti” devono comunque certificare il rispetto dei requisiti per accedere alle agevolazioni, dunque dotarsi di Attestato di certificazione energetica.
L’ampliamento riguarda immobili situati all’esterno dei centri storici ma può riguardare edifici collocati in aree di parco, con esclusione delle aree naturali protette.
È ammessa anche la sostituzione e ricostruzione di edifici residenziali esistenti all’esterno dei centri storici con bonus del 30%, a patto di una diminuzione certificata del fabbisogno annuo di energia primaria per la climatizzazione invernale del nuovo edificio superiore al 30% rispetto al valore limite previsto dai provvedimenti regionali in materia di certificazione energetica (Dgr 5018/2007 e successive modifiche).
Un 5% in più (quindi 35%) si ottiene con interventi che assicurino un “congruo equipaggiamento arboreo”. Come deve essere questa “dotazione di piante” lo ha stabilito la Giunta regionale con Dgr 8/10134 del 7 agosto 2009.
Nel caso di edifici industriali e artigianali all’esterno dei centri storici, la demolizione e ricostruzione (sostituzione) è ammessa alle stesse condizioni viste per gli edifici residenziali, qualora gli edifici industriali e artigianali siano situati nelle aree classificate nello strumento urbanistico comunale a specifica “destinazione produttiva secondaria”, ma solo se già individuate dai Comuni entro il 15 ottobre 2009.
Possibili gli interventi nei centri storici, ma a certe condizioni. È consentita la sostituzione di singoli edifici esistenti, aventi destinazione esclusivamente residenziale, “non coerenti con le caratteristiche storiche, architettoniche, paesaggistiche e ambientali dei centri storici e dei nuclei di antica formazione”. La sostituzione è subordinata al parere delle competenti Commissioni regionali (ex articolo 78 Lr 12/2005), vincolante se reso in senso negativo. Il parere è formulato entro sessanta giorni dalla richiesta, decorsi inutilmente i quali si intende negativo (formula silenzo-rifiuto).
Le domande si possono presentare dal 18 ottobre 2009 fino al 15 aprile 2011.
Maggiori approfondimenti nelle pagine del sito dedicate al Territorio e a Norme e interpretazioni (vedi Riferimenti).
Pagine correlate
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in Nextville (Nel Territorio)
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Legge regionale 16 luglio 2009, n. 13
in Nextville (Norme e interpretazioni)