La Legge finanziaria 2010, in attesa soltanto del passaggio in Senato per l’approvazione definitiva, verrà ricordata per la quasi totale assenza di disposizioni in campo energetico-ambientale. Senza contare il colpo di grazia assestato ai biocarburanti.
Riportiamo qui di seguito una breve sintesi dei commi in materia, dai quali emerge purtroppo –come sottolineato dal WWF— il ritratto di ''un'Italietta, provinciale e incapace di futuro''. Tra le poche buone notizie, c’è la proroga a tutto il 2012 delle detrazioni del 36% e l’assegnazione di 100 milioni di euro per il Fondo per la tutela dell’ambiente. E’ invece prevista una vera e propria stangata per i biocarburanti, in totale contrasto anche con gli obiettivi europei per il 2020. Da evidenziare infine che non c’è traccia di riferimenti al prolungamento delle detrazioni del 55% né al Fondo rotativo per Kyoto, atteso da diversi anni e ormai caduto nel dimenticatoio.
Sottolineiamo che tutti commi qui sotto citati si riferiscono all’articolo 2, cioè al cosiddetto “maxiemendamento governativo”.
Ristrutturazioni 36% (art. 2, commi 10 e 11)
Le detrazioni Irpef del
36% per interventi di recupero del patrimonio edilizio sono estese a tutto il
2012. Viene inoltre prorogata a tempo indefinito (“2012 e seguenti”) l’applicazione dell’
IVA agevolata al 10% sui lavori di recupero del patrimonio edilizio.
Addizionale energia elettrica (art. 2, comma 40)
Viene confermata anche per il 2010 la
diretta riscossione, da parte delle province, dell’
addizionale sul consumo di elettricità relativo alle forniture con potenza impegnata superiore a 200 kW.
Fondo tutela ambiente (art. 2, comma 48)
Il “Fondo per la tutela dell'ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio”, istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze con la legge 133/2008, beneficia di una quota di 100 milioni di euro per l’anno 2010.
Biocarburanti (art. 2, comma 64)
La quantità di
biodiesel che può beneficiare, per il 2010, dell’aliquota di accisa agevolata, è ridotta
da 250.000 a 18.000 tonnellate. Inoltre il limite complessivo di spesa su cui si applica, per il 2010, l’accisa ridotta per
bioetanolo ed etere etilterbutilico (Etbe) di origine agricola, è ridotto
da 73 a 3,8 milioni di euro.
Rischio idrogeologico (art. 2, comma 240)
L'individuazione delle situazioni a più elevato rischio idrogeologico, per il risanamento delle quali il Cipe con delibera del 6 novembre 2009 ha già stanziato 1 miliardo di euro, sarà effettuata dal Ministero dell’Ambiente, sentite autorità di bacino e Protezione civile.
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