Milano, 7 gennaio 2010 - 00:00

Piano casa Liguria, pochi interventi nel rispetto del territorio e bonus a chi usa materiali locali

La legge sul cd. “Piano casa” in Liguria (Lr 3 novembre 2009 n. 49) si mostra attenta al contenimento degli interventi su un territorio delicato dal punto di vista paesaggistico.

La disciplina prevede bonus volumetrici solo per gli immobili residenziali:  per le case fino a 200 m³ c’è un premio “fisso” di 60 metri cubi; per le case dai tra i 200 e i 500 m³ l’incremento è del 20% (per il volume eccedente i 200 m³); per gli edifici dai 500 ai 1.000 metri cubi è del 10% (per il volume eccedente i 500 m³). Sono inoltre previsti bonus di cubatura ulteriori per chi adegua l’edificio alle norme antisismiche oltre i minimi di legge o utilizza materiali costruttivi locali (come le lastre di ardesia).
 
Gli ampliamenti sono consentiti solo se si rispettano i requisiti minimi in materia di efficienza energetica stabiliti dalla normativa regionale.

Le demolizioni e ricostruzioni sono permesse solo per gli edifici “incongrui” (secondo i criteri stabiliti dalla normativa regionale) e godono di un “bonus ampliamento” del 35%. Anche in questo caso occorre rispettare i requisiti minimi regionali in materia di efficienza energetica e gli edifici ricostruiti devono essere di migliore qualità architettonica.

I luoghi più significativi dal punto di vista paesaggistico e ambientale sfuggono alla legge sul piano casa. Sono infatti esclusi interventi nel territorio del Parco nazionale delle Cinque Terre, del Parco regionale di Portofino, del Parco naturale regionale di Portovenere e del Parco naturale regionale di Montemarcello-Magra.

La Dia (per gli ampliamenti) o la richiesta di permesso di costruire (demolizioni/ricostruzioni o ampliamenti di edifici rurali) vanno presentate dal 3 gennaio 2010 al 3 gennaio 2012.

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