Milano, 21 gennaio 2010 - 00:00

Serramenti metallici, mercato in calo del 10% nel 2009

Il comparto dei serramenti metallici ha fatto registrare l'anno scorso un fatturato di 2,138 miliardi di euro, con una flessione di circa il 10% rispetto al 2008.

Uno studio pubblicato dall’UNCSAAL (Unione Nazionale Costruttori Serramenti Alluminio Acciaio Leghe) e basato su un’analisi a campione di 300 bilanci di imprese del settore, evidenzia una preoccupante battuta d’arresto dopo otto anni ininterrotti di crescita (+ 48,5% dal 2001 al 2008). La crisi economica internazionale, che ha avuto ripercussioni anche sul mercato immobiliare interno, ha giocato indubbiamente un ruolo determinante, ma non può essere considerata l’unica causa della riduzione dei fatturati.
La stessa UNCSAAL infatti ricorda come il tentativo da parte del Governo, all’inizio del 2009, di ridurre le possibilità di accesso alle detrazioni del 55% “abbia causato un sostanziale blocco di 3 mesi del mercato dei serramenti con un danno stimabile in circa 250-300 milioni di euro di mancato fatturato”. Nel secondo semestre dell’anno si è assistito invece a una risalita delle vendite (con numeri analoghi a quelli del 2008), “in parte grazie alle detrazioni del 55% per i serramenti performanti”. Che equivale a dire che, in assenza di incertezze normative sul destino degli incentivi, il mercato 2009 avrebbe potuto reggere la pur gravissima crisi economica. E per il 2010, cosa ci si deve aspettare? UNCSAAL evita di fare previsioni per l’anno in corso, ma ha le idee molto chiare su cosa dovrebbe essere fatto per evitare il tracollo del settore: “la riconferma delle detrazioni oltre il 31 dicembre 2010 risponderebbe al bisogno di chiarezza normativa e di tempi certi da parte delle aziende per programmare la loro produzione e la loro attività di comunicazione ai clienti”.  
Ricordiamo che l’UNCSAAL, tra tutte le associazioni di settore, fu quella che con maggior forza si oppose al tentativo di stop del 55%, grazie anche al proprio peso economico e industriale. UNCSAAL stima che in Italia gli addetti del settore (estrusori, sistemisti, produttori di accessori e componenti per l’isolamento e la tenuta, produttori di serramenti e di facciate continue) siano circa 60 mila. Ma questi “dettagli”, al Governo in carica, non sembrano importare più di tanto.  

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