Fondo rotativo per Kyoto, (forse) ci siamo
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’atteso decreto che stabilisce il tasso di interesse per i finanziamenti a tasso agevolato previsti dal Fondo rotativo per Kyoto.
Il decreto del Ministero dell’Economia, datato 17 novembre 2009 e pubblicato in Gazzetta il 22 gennaio 2010, fissa “il saggio di interesse (…) nella misura dello 0,50 per cento annuo” e prevede inoltre che “l'importo massimo della misura d'aiuto (…) non potrà essere superiore all'importo di aiuto di Stato definito de minimis ai sensi dell'art. 2 del regolamento (CE) n. 1998/2006”.
Per comprendere il travagliato iter del Fondo rotativo, basti ricordare che la sua istituzione risale alla Finanziaria 2007 (commi 1110-1115), mentre il decreto attuativo del ministero dell’Ambiente è stato firmato il 25 dicembre 2008 e pubblicato in Gazzetta solo il 21 aprile 2009. Per il definitivo avvio del Fondo rotativo mancavano all’appello non soltanto un decreto sul tasso di interesse sui finanziamenti — che finalmente oggi è arrivato — ma anche una specifica circolare applicativa “da emanarsi entro 60 giorni dalla entrata in vigore del presente decreto” (cioè dal 21 aprile 2009, ndr).
Purtroppo non c’è ancora traccia della circolare applicativa, che a questo punto rappresenta l’ultimo passo necessario per il definitivo avvio dell’intero meccanismo. Ricordiamo che il Fondo rotativo è uno strumento finanziario che prevede l’erogazione di 200 milioni di euro l’anno – per tre anni — a favore di cittadini, imprese (tra cui le ESCo) e soggetti pubblici, sotto forma di prestiti a tasso agevolato, per interventi nel campo delle rinnovabili, della cogenerazione e dell’efficienza energetica, con particolare riguardo agli impianti di piccola-media taglia.
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