Milano, 27 gennaio 2010 - 00:00

Cogenerazione, lettera aperta degli operatori al governo

Con una lettera pubblicata anche su due importanti quotidiani nazionali, i principali operatori italiani della cogenerazione e dell'efficienza energetica rivolgono un accorato appello al governo.

Le questioni sollevate dalle associazioni di settore (Agesi, Assoesco, Cogena, Wade, Italcogen) non sono in realtà del tutto nuove. Infatti un appello simile a quello pubblicato ieri, era già stato avanzato dagli stessi operatori  la scorsa estate, in seguito all’approvazione della Legge 99/2009, la cosiddetta ”Legge Sviluppo”. Il punto dolente riguarda  il comma 5 dell’art.33 della legge, che prevede un ingiustificato aumento di corrispettivi e di oneri di sistema sull’energia elettrica prodotta ed utilizzata sul posto da fonti rinnovabili e da cogenerazione.

La lettera pubblicata ieri su questo punto è molto dura: “La legge 99/2009 all’art.33 (…) ha drammaticamente aggravato non solo la situazione delle aziende da noi rappresentate ma, soprattutto, quella degli utenti finali. I nuovi oneri sono insostenibili per chi ha già investito in efficienza energetica da cogenerazione (…). L’intero settore produttivo e di servizi (Esco) ha pagato pesantissime conseguenze a causa dei timori relativi ai nuovi oneri imposti”.

Avevamo già dato conto di questa preoccupante novità,  e delle reazioni che aveva scatenato, in una news  che spiegava  nel dettaglio le conseguenze economiche — negative — sui piccoli produttori di energia (vedi "Ddl sviluppo, nuovi oneri per l'energia prodotta e utilizzata sul posto" nei Riferimenti in fondo alla news).  Le associazioni inoltre esprimono forti critiche allo schema di decreto correttivo del dlgs 115/08, che “non ha recepito aspetti fondamentali per porre il settore in condizione di operare in modo competitivo ed in un mercato realmente liberalizzato.”

Riportiamo qui di seguito i quattro punti con cui gli operatori che riassumono le richieste più urgenti:

• l’eliminazione di qualsiasi tipo di onere sull’energia cogenerata ad alto rendimento (art.33, comma 5, L. 99/2009);

• la rimozione di qualsiasi soglia dimensionale ai Sistemi Efficienti di produzione energetica – SEU (art.2, comma 1, lettera t, dlgs 115/2008);

• la possibilità di utilizzare la garanzia d’origine dell’energia cogenerata quale titolo di esenzione nel nuovo meccanismo che sposta l’obbligo di acquisto dei Certificati Verdi sui grossisti (art.27, commi 18 e 19, L. 99/2009);

• l’attuazione delle politiche europee di sviluppo della cogenerazione ad alto rendimento disattese da ormai 7 anni (Direttiva 2004/8/CE e L. 20/2007).

Le associazioni in definitiva ritengono “necessario un intervento di razionalizzazione del quadro normativo relativo all’efficienza energetica” e per fare questo chiedono al governo di essere “direttamente coinvolte per esprimere pareri in sede di redazione legislativa nel campo della cogenerazione e dell’efficienza energetica”. Insomma, si tratta di richieste sensate che speriamo possano trovare ascolto presso chi, a tempo pieno, si dovrebbe occupare di favorire tutti quei processi che permettanno all'Italia di allinearsi al resto d'Europa nella promozione delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica.

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