Milano, 1 febbraio 2010 - 00:00

Gaon Street Light, il lampione alimentato dai rifiuti

Non si tratta di un semplice lampione, ma di un dispositivo che è allo stesso tempo bidone per rifiuti, generatore a biogas e lampione stradale.

Il Gaon Street Light, progettato dal designer Haneum Lee, utilizza i rifiuti organici gettati dai passanti per produrre il metano necessario ad alimentare la lampada. Il materiale raccolto, una volta compostato può essere utilizzato come concime per l’agricoltura e le aree verdi urbane. E oltre a illuminare strade e piazze senza alcun costo energetico, questa innovativa lampada potrebber contribuire anche alla pulizia dei marciapiedi delle nostre città.

L’aspetto è quello di un normale lampione, tranne che per la base “panciuta” della struttura di sostegno che accoglie il contenitore-digestore di rifiuti. Per ora si tratta soltanto di un progetto, ancora da realizzare e testare, su cui non mancano i dubbi circa la reale fattibilità tecnica.

Non sono al momento disponibili dettagli sulla quantità di biomassa e sul tempo di digestione necessari per alimentare la lampada. E c’è un problema ancora più a monte: come assicurarsi che i rifiuti raccolti siano composti solo da scarti biodegradabili? Cosa succederebbe se ad esempio vi si gettassero lattine e bottiglie di vetro?

Al di là dei problemi tecnici e logistici, ciò che di sicuro non manca è la materia prima necessaria per l’alimentazione delle lampade. Basti considerare che circa 1/3 della nostra spazzatura è composto di rifiuti organici, che spesso invece di essere raccolti separatamente prendono la via dell’interramento in discarica o – peggio ancora — dell’incenerimento.

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