Milano, 11 febbraio 2010 - 00:00

Dagli Stati Uniti il solare fotovoltaico anche di notte

Grazie a una rivoluzionaria scoperta degli scienziati del Massachussets Institute of technology presto sarà possibile immagazzinare l'energia elettrica prodotta dai pannelli solari per utilizzarla anche di notte.

Finora, infatti, l'energia solare è stata una fonte energetica principalmente diurna, poiché immagazzinarla per impiegarla poi quando serve è assai costoso e inefficiente. Ed è stata questa finora la maggiore critica mossa al fotovoltaico — ma anche all'eolico — dai suoi detrattori, ovvero l'impossibilità di garantire rifornimenti di energia costante durante la notte oppure quando il sole non brilla — o il vento non soffia, nel caso dell'energia eolica.

Adesso, invece, un team di scienziati del Mit, guidato dal professor Daniel Nocera e da Matthew Kanan, sostiene di aver ideato un sistema economico ed estremamente efficiente che permetterebbe di immagazzinare con facilità grandi quantità di energia solare.

Inspirandosi alla fotosintesi clorofilliana, i due ricercatori hanno sviluppato un processo che consente all'energia solare di essere adoperata per scindere l'acqua in idrogeno e ossigeno, che saranno poi convogliati all'interno di una cella a combustibile per produrre elettricità pulita giorno e notte. Elettricità che potrà essere impiegata, ad esempio, all'interno della casa oppure per alimentare la propria vettura elettrica.

Protagonisti di questo nuovo processo sono due catalizzatori. Il primo — la vera novità di questo sistema — è composto di metallo di cobalto, fosfato e un elettrodo immerso in acqua. Quando l'elettricità passa attraverso l'elettrodo il cobalto e il fosfato formano una pellicola sottile su di esso, e si produce così ossigeno. Combinato con un altro catalizzatore, in questo caso il platino, il sistema è in grado di produrre anche idrogeno. Il nuovo catalizzatore opera a temperatura ambiente, in acqua con pH neutro ed è estremamente facile da realizzare.

Sicuramente è necessario compiere altri lavori di ingegneria per integrare la nuova scoperta scientifica negli attuali sistemi fotovoltaici, ma Nocera è sicuro che nell'arco di dieci anni questa tecnologia sarà operativa su scala commerciale e sarà possibile utilizzare l'energia solare prodotta in eccesso durante il giorno per alimentare le celle a combustibile anche di notte. E il fotovoltaico così come lo conosciamo ora diventerà presto una cosa del passato.

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