Milano, 2 aprile 2010 - 00:00

Toscana, più rigidi i criteri per le emissioni in atmosfera delle centrali geotermoelettriche

La Regione vara più rigorose direttive per ridurre le emissioni in atmosfera delle centrali geotermoelettriche e ottimizzare la gestione e manutenzione degli impianti (Dgr 22 marzo 2010, n. 344).

Le regole riguardano tutte le centrali presenti in Regione. Tra le prescrizioni più importanti per ridurre le emissioni la previsione di filtri Amis (che abbattono il mercurio e l'idrogeno solforato), nonché la presenza di griglie in grado di contenere il drift, cioè quelle piccole gocce di acqua geotermica che contengono acido borico.

Per ottenere il rinnovo della concessione di sfruttamento dei pozzi geotermici sarà necessario dotarsi di queste due nuove tecnologie.

Vengono inoltre definiti criteri per il contenimento delle emissioni di ammoniaca che si forma nella torre di raffreddamento e viene emessa in atmosfera.

La delibera toscana colma un vuoto legislativo che è anche nazionale. Finora non esistono parametri nazionali che fissino limiti alle emissioni di acido borico e ammoniaca.

Previste dai criteri direttivi regionali anche regole per un miglioramento del funzionamento delle centrali: i fermo impianti (periodi nei quali le emissioni in atmosfera continuano) dovranno essere inferiori al 5% delle ore di attività e i filtri Amis dovranno essere attivi per almeno il 90% del tempo di funzionamento delle centrali.

Entro il 30 aprile il gestore della centrale deve predisporre un piano/programma con la tempistica per lo sviluppo delle sperimentazioni al fine di ridurre le emissioni delle sostanze inquinanti in atmosfera.

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