Milano, 13 aprile 2010 - 00:00

Nel 2009 grande balzo in avanti del fotovoltaico

Leggermente discordanti i dati presentati da Solarbuzz e dall'European Photovoltaic Industry Association (EPIA) sulla crescita del fotovoltaico nel 2009, ma entrambi indicano una notevole crescita del settore.

Secondo l'associazione europea la crescita di capacità installata nel 2009 è stata di 6,4 GW, raggiungendo così un totale di oltre 20 GW a livello mondiale. Ancora più incoraggianti i dati presentati da Solarbuzz che parlano di una crescita di 7,3 GW, più del 20% rispetto alle installazioni dell'anno precedente.

A guidare la classifica, come di consueto, c'è la Germania, con 3 GW installati nel corso del 2009 e una capacità installata complessiva di quasi 9 GW. Questo secondo i dati Epia mentre Solarbuzz parla addirittura di 3,87 GW. Ma il dato veramente impressionante è la crescita fatta registrare nel paese tedesco, sempre secondo il portale specializzato americano, nel mese di dicembre: circa 1,46 GW, pari al 38% di tutti i nuovi impianti installati nel corso dell'anno.

Seguono in classifica l'Italia (circa 700 MW solo nel 2009 secondo Epia), il Giappone (484 MW) e gli Usa (475 MW) mentre si posiziona bene tra i paesi europei la Repubblica Ceca con ben 411 MW di nuovi impianti. Entra nella top ten anche il Belgio con 292 MW mentre la Francia si attesta sui 185 MW, ma con circa 100 MW di nuovi impianti non ancora connessi alla rete.

La Germania rimane quindi il maggiore mercato al mondo per il solare fotovoltaico, anche se i ventilati tagli alle tariffe incentivanti da parte del governo tedesco potrebbero modificare il quadro generale sul lungo termine — stesso discorso vale per l'Italia (vedi Riferimenti). Una battuta d'arresto, invece, la denuncia la Spagna che per l'effetto combinato del tetto imposto alle nuove installazioni nel 2008 e della crisi finanziaria, ha visto una crescita di soli 60 MW nel corso dell'anno passato, anche se, nel paese iberico, il fotovoltaico è stato responsabile del 3% della produzione di elettricità nel 2009 e rimane, insieme all'eolico, uno degli strumenti più importanti nella lotta ai cambiamenti climatici.

L'Epia, infine, ha elaborato tre diversi scenari per l'Europa al 2020 sulla base delle decisioni politiche (e non) che verranno prese in merito. Il primo scenario, sulla base di un modello "business as usual", prevede che il fotovoltaico risponda al 4% della domanda di energia entro il 2020. Il secondo scenario prevede invece di arrivare a una quota del 6%, apportando modifiche minime al sistema elettrico esistente, ottimizzando la filiera di produzione e distribuzione, garantendo una maggiore cooperazione con le "utilities" e una trainante offerta di prodotti e servizi. Lo scenario più positivo, è però quello definito Paradigm Shift, che punta a un obiettivo del 12%. Oltre alle condizioni già del secondo scenario, questo richiede, oltre a miglioramenti della catena di produzione e distribuzione e delle strategie operative e di marketing, una rapida e vasta implementazione dei meccanismi di stoccaggio dell'energia e l'utilizzo delle innovative smart grid.