(Da QualEnergia.it) I benefici di un sistema energetico che cambia
La nuova potenza elettrica installata nel’Unione Europea è per il 61% costituita da fonti rinnovabili. Questo processo non può arrestarsi a causa delle difficoltà dell’euro, perché porta con sé i vantaggi economici risolutivi.
Nel pieno della crisi che sta affliggendo l'euro, l'Unione Europea e i paesi Membri perderanno di vista i cambiamenti in atto nel nostro sistema energetico? Si arroccheranno su vecchie posizioni energetiche giudicando troppo costosa le nuove opzioni delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica, alla luce delle ingenti risorse pubbliche da stanziare per salvare la Grecia o altri paesi a rischio default?
Gli effetti di questa crisi continentale sullo sviluppo della green economy e sul perseguimento degli obiettivi del 2020 è ancora tutta da analizzare, ma la questione energetica potrebbe essere la faccia della stessa medaglia: cambiare il modello di sviluppo, puntando su fonti pulite e un nuovo sistema di trasporti potrebbe invece diventare parte della soluzione.
Il punto è che l'Europa sta già mutando pelle se la guardiamo sotto questo aspetto e la rivoluzione, sebbene ancora agli inizi, sembra essere irreversibile. Sono pochi ad aver sottolineato, come invece abbiamo fatto più volte su queste pagine, il fatto che in Europa il 61% di tutta la nuova potenza elettrica installata nel 2009 è da impianti a fonti rinnovabili. Una notizia che avrebbe potuto avere la dignità da titolo di testa nei telegiornali di prima serata, ma che quasi nessuno ha ascoltato dalla Tv o solo letto dalla stampa nazionale.