Milano, 21 maggio 2010 - 00:00

Attenzione: la Dia fino a 1 MW non è ancora legge

La Comunitaria 2009 ha suscitato grande plauso presso gli operatori per le semplificazioni previste in materia di impianti a fonti rinnovabili fino a 1 MWe.

Per tali impianti è infatti indicata una semplificazione delle procedure autorizzatorie attraverso il ricorso alla DIA. La buona notizia è stata diffusa da tutti i siti delle associazioni, ma con una leggera omissione che rischia di trarre in inganno gli operatori. Infatti, non è sufficiente l’approvazione della Comunitaria (né la sua speriamo prossima pubblicazione) a rendere operativa la disposizione, in quanto l'articolo 17 della legge Comunitaria si limita a dettare i criteri con cui scrivere le nuove norme in materia di energia che l'Unione europea ha stabilito doversi appplicare in tutti gli Stati membri.

Sarà dunque necessario attendere il decreto legislativo che, nel recepire la direttiva 2009/28/Ce (direttiva “rinnovabili”), renderà legge la specifica indicazione della Comunitaria (semplificare le procedure autorizzatorie in materia di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili prevedendo la Dia per impianti per la produzione di energia elettrica con capacità fino a 1 MWe).

Fino ad allora gli iter autorizzatori restano quelli previsti dal DLgs 387/2003 e successive modifiche.

Il termine ultimo indicato dall’Unione Europea per il recepimento della “direttiva rinnovabili” è il 5 dicembre 2010. Ma l’Italia ha una lunga tradizione di sforamento delle date previste in sede europea. E’ quindi utile che, ottenuta la prima convalida di indirizzo generale, le associazioni delle fonti rinnovabili indirizzino i loro sforzi verso l’ottenimento di un veloce iter parlamentare di recepimento della direttiva.
 
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