Rinnovabili ed efficienza, un disegno di legge per far ripartire il settore
Mentre la Comunitaria 2009, approvata definitivamente il 21 maggio 2010, detta norme per attuare la direttiva rinnovabili del 2009, arriva dal Senato una proposta di legge per eliminare alcune criticità che frenano il settore.
Nella proposta presentata lo scorso 5 maggio 2010 da alcuni Senatori dell’opposizione si leggono una serie di norme disparate che hanno l’obiettivo di promuovere efficienza energetica e risparmio idrico e sviluppare le energie rinnovabili.
Disposizioni sulle fonti rinnovabili
• obbligo per Gestore della rete elettrica di potenziare a sue spese la rete se essa non è in grado di ricevere l’elettricità prodotta dall’impianto Fer. Il Gestore potrà, in funzione dei costi sopportati, ricaricarli sulle tariffe per l’utilizzo della rete;
Una norma contraddittoria, che certamente risponde alle richieste degli operatori di settore, ma sottovaluta le antieconomicità dei potenziamenti di rete in zone non idonee, con ricaduta sulle tariffe. Una corretta pianificazione della produzione e del dispacciamento difficilmente può essere sostituita da semplificazioni eccessive.
Disposizioni per il risparmio energetico: elettrodomestici
• Detrazione del 20% (fino a 200 euro) sull’acquisto di lavastoviglie e lavatrici di classe A+ provviste di doppia presa di alimentazione idrica (per l’utilizzo di acqua calda prelevata dall’impianto sanitario). La detrazione è cumulabile con quelle previste dalla Finanziaria 2007 (che però erano solo per frigoriferi e congelatori).
Disposizioni per l'efficienza energetica: edifici
• obbligo per gli edifici nuovi della copertura del 50% del fabbisogno di energia totale dell’edificio da fonti rinnovabili e comunque non meno del 70% dell'energia per produrre acqua calda sanitaria. L’obbligo colpisce anche gli edifici esistenti, che siano soggetti a ristrutturazione per almeno il 50% del volume o superficie utile e nel caso ci sia bisogno di rifare gli impianti termici.
Audit energetico ambientale per gli edifici pubblici
• Obbligo per lo Stato e gli enti pubblici di verificare lo stato energetico del loro patrimonio edilizio attraverso un audit energetico e ambientale, e poi definire tempi e costi per mettersi in regola dal punto di vista dell’efficienza energetica edilizia, secondo i parametri nazionali (Dlgs 192/2005 e Dpr 59/2009).
Risparmio idrico negli edifici
• Ulteriori aggravi per chi costruisce immobili o fa una ristrutturazione urbanistica (sostituzione di edifici esistenti con altri). Per avere la concessione edilizia sarà obbligatorio fare interventi per il recupero del 100% delle acque piovane e delle acque grigie tramite sistemi di raccolta, filtraggio ed erogazione; inoltre si dovranno installare cassette d’acqua per il water con scarichi differenziati e installare rubinetti con miscelatore aria e acqua.
Agevolazioni per chi rispetta la legge
La legge prevede che Stato ed Enti locali possano dettare agevolazioni per chi costruisce secondo i requisiti (peraltro obbligatori) previsti dalla legge. Le agevolazioni possono essere di vario tipo, anche nella forma di mutui agevolati per l’acquisto.
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