Milano, 6 luglio 2010 - 00:00

Nuovi impianti, due terzi sono a energia rinnovabile

Nel 2009 il 62% della nuova capacità di energia elettrica installata in Europa proviene da fonti rinnovabili. E' quanto emerge dal "Renewable Energy Snapshots", un report pubblicato ieri dal Joint Research Centre della Commissione europea.

Continua la tendenza in crescita delle energie rinnovabili che già nel 2008 avevano fatto registrare un 57% di nuova capacità installata, e per il secondo anno consecutivo è l'eolico a farla da padrone, con 10,2 GW di nuovi impianti, pari al 37,1% del totale (27,5 GW). In termini assoluti le energie rinnovabili hanno prodotto il 19,9% (608 TWh) dell'elettricità consumata in Europa (3042 TWh), con la quota maggiore che spetta all'idroelettrico (11,6%), seguito dal vento (4,2%), dalle biomasse (3,5%) e dal solare (0,4%).

Per quello che riguarda la capacità di nuovi impianti installati, ecco la classifica generale fonte per fonte: eolico 37,1%, gas 24%, fotovoltaico 21%, carbone 8,7%, biomasse 2,1%, petrolio 2,1%, incenerimento dei rifiuti 1,6%, nucleare 1,6%, idroelettrico 1,4% e solare a concentrazione 0,4%. Tenendo conto che non tutte le tecnologie in questione sono in grado di operare 24 ore su 24, il rapporto delinea la quantità di energia elettrica prodotta dai nuovi impianti: i nuovi impianti a gas produrranno 28 TWh all'anno, quelli eolici 20 TWh mentre il fotovoltaico 5 TWh.

Se la tendenza attuale rimarrà costante, entro il 2020 circa il 35-40% dell'energia elettrica prodotta proverrà da fonti rinnovabili, circa 1120-1400 TWh rispetto ai 3200-3500 TWh totali previsti al consumo per quella data. La stessa data entro la quale dovranno essere ridotti, secondo la direttiva europa 20-20-20,  del 20% le emissioni di gas serra, e raggiunti i traguardi del 20% per efficienza energetica e rinnovabili. La domanda di energia si divide, infatti, piuttosto equamente in quattro settori (elettricità, calore, industria e trasporti) per un 25% cadauno. Dando per scontato che il traguardo del 20% dell'efficienza energetica sarà raggiunto, e che gli obblighi rinnovabili di industria e calore saranno rispettati, il rapporto sostiene che il 35-40% di rinnovabili nel settore elettrico siano la quota necessaria a raggiungere il target imposto.

Il rapporto analizza i dati fonte per fonte. Al 2009 gli impianti eolici installati superano i 74 GW, oltre l'80% in più rispetto ai 40 GW previsti dal White Paper dell'Unione Europea. Secondo la European Wind Association entro il 2020 l'obiettivo dovrà essere di 230 GW totali di impianti installati (di cui 40 GW offshore) che corrisponderanno a circa 600 TWh di energia elettrica prodotta, pari al 14-18% della domanda di elettricità totale.

Il solare fotovoltaico cresce ormai del 50% all'anno a partire dal 2003. Nel 2009 la capacità totale installata ha raggiunto i 16 GW, con un incremento compreso tra i 10,5 e i 12 GW, e secondo il rapporto nel 2010 crescerà di altri 10 GW. Nella crescita del solare rivestirà un ruolo sempre più importante la tecnologia a film sottile, che a partire dal 2012 rappresenterà il 36% della produzione totale (20 di 56 GW complessivi) e il 34% nel 2015 (23 di 67 GW complessivi). In crescita anche il solare a concentrazione anche se attualmente rappresenta solo una piccola fetta della capacità installata totale. Nel maggio 2010 questa fetta corrispondeva a 0,43 GW, pari  allo 0,5% di installazioni complessive. Si tratta comunque di un settore in forte crescita che ha visto già l'approvazione di 15 GW di nuovi impianti, i quali, secondo il piano dell' European Solar Industry Initiative, dovrebbero arrivare a quota 30 GW nel 2020, di cui oltre il 60% saranno realizzati in Spagna. Nel complesso il rapporto sostiene che il solare supererà certamente gli obiettivi fissati dall'Unione Europea attraverso il suo White Paper dedicato alle energie rinnovabili.

Per concludere l'elettricità da biomasse, che nel 2008 ha raggiunto quota 108 TWh, prodotti quasi per il 60% in soli quattro paesi europei (Germania, Svezia, Finlandia e Gran Bretagna). La fonte principale di alimentazione degli impianti è il legno e gli scarti di esso (53%), seguita dai rifiuti solidi urbani (28%) e dal biogas (19%). Secondo il rapporto entro il 2010 la produzione di energia elettrica da biomasse dovrebbe quasi raddoppiare raggiungendo quota 200 TWh. Nel rapporto non sono stati inclusi i dati relativi alla geotermia, all'energia delle onde e delle maree, considerate ancora in una fase di sviluppo, e che prima di dieci anni non raggiungeranno in modo sufficientemente rappresentativo il mercato.

Pagine correlate