HighDro Power, il micro idro che funziona con le acque grigie
Le acque di scarico che transitano nelle tubature degli edifici, costituiscono una potenziale fonte di energia idroelettrica che fino ad oggi non è mai stata sfruttata.
E’ a partire da questa semplice constatazione che è stato sviluppato un prototipo di micro turbina alimentata dalle acque reflue. L’idea è venuta al giovane designer inglese Tom Broadbent, sotto forma del classico “eureka!”, mentre in albergo stava tirando lo sciacquone del bagno. E dall’intuizione iniziale si è arrivati infine alla realizzazione del primo esemplare sperimentale, denominato HighDro Power.
La microturbina, formata da quattro pale, è stata realizzata in laboratorio utilizzando tecnologia laser, frese di precisione cnc e macchine per il sottovuoto. Invece per i cuscinetti, gli ingranaggi e gli altri materiali si è fatto riscorso a componenti standard, facilmente reperibili sul mercato.
Secondo le stime di Broadbent, il dispositivo permetterebbe di risparmiare, in un palazzo di sette piani, circa 1.100 euro l’anno di energia elettrica. Il guadagno potrebbe essere ancora più elevato in caso di vendita di elettricità alla rete, sostenuta da incentivi tariffari. Va comunque tenuto presente che il dispositivo è applicabile solo ad edifici residenziali o commerciali multipiano (come ad esempio gli alberghi), in cui è garantito un discreto salto d’acqua e un buon apporto quantitativo di acque grigie da docce, lavandini, lavatrici, ecc.
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in Nextville (Energie rinnovabili)