Sono stati realizzati in Spagna due innovativi impianti geotermici, installati all'interno delle strutture in cemento di parcheggi sotterranei, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico degli edifici sovrastanti.

I progetti sono nati dalla collaborazione tra la spagnola Eneres e la tedesca Wohr, società partner del gruppo veronese IdealPark, leader nel settore dei parcheggi meccanizzati. L'idea è stata quella di
sfruttare la profondità dello scavo e la realizzazione di
muri di contenimento e pilastri dei parcheggi sotterranei, per installare sistemi geotermici a bassa temperatura con pompe di calore, per il raffrescamento estivo e il riscaldamento invernale. Contestualmente si è provveduto anche a ristrutturare energeticamente l'edificio servito dall'impianto geotermico.
Il primo intervento ha riguardato una palazzo uffici di 800 m² a Madrid. In questa palazzina, l’intera climatizzazione estiva viene oggi fornita esclusivamente dagli scambiatori geotermici che si trovano all’interno del grande parcheggio sotterraneo posto al di sotto del cortile dell’edificio.
All’interno delle pareti di cemento armato del parcheggio, fino a 10 metri di profondità, sono stati inseriti 23 piloni, che fungono da scambiatori di calore grazie alla presenza del fluido termovettore. Ulteriori 6 scambiatori arrivano fino a 100 metri di profondità, dove l’apporto geotermico è ancora maggiore, garantendo così gran parte del fabbisogno energetico dell’edificio. Gli scambiatori sono a loro volta controllati da due pompe di calore geotermiche da 25 kW ciascuna.
Ma non solo. Nel riqualificare l’edificio, sono state scelte strategie passive e di risparmio energetico che si integrano perfettamente con l’impianto geotermico: massimo utilizzo del riscaldamento e dell’illuminazione passiva fornita dal sole, ventilazione notturna per contribuire al raffrescamento, infissi ad alte prestazioni, solare termico per il pre-riscaldamento dei fluidi geotermici. Complessivamente, la bolletta energetica dell’edificio è stata ridotta dell’87% rispetto alla situazione preesistente.
Il secondo progetto è stato realizzato sempre in Spagna, questa volta su un edificio governativo dei primi del ‘900. Ben 45 dei pali che formano la struttura del parcheggio sotterraneo sono stati utilizzati per gli scambiatori geotermici. Ulteriori 14 scambiatori di calore scendono fino a 150 metri di profondità. Il sistema degli scambiatori opera grazie a 2 pompe di calore geotermiche da 110 kW ciascuna.
I solai strutturali del parcheggio (circa 1.500 tonnellate di cemento) fungono anche da accumulatori e trasmettitori di energia termica. Il parcheggio inoltre è stato dotato di un sistema di trattamento e di pre-raffrescamento dell’aria prima del suo invio all’edificio, in modo da coprire il 100% del fabbisogno estivo dell’edificio. Il risparmio energetico ottenuto, rispetto alla situazione precedente, è pari a circa il 75%.
Insomma, questi esempi non soltanto dimostrano la fattibilità tecnico-economica di impianti geotermici collocati all’interno di parcheggi sotterranei, ma confermano ancora una volta le enormi potenzialità di una fonte energetica che, nelle sue applicazioni a bassa temperatura, è ancora poco sfruttata.
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