Milano, 13 settembre 2010 - 00:00

Innovazione, ricerca ed energia: 500 milioni per le imprese del Sud

Grazie ai decreti predisposti dal Ministero dello sviluppo, le imprese delle regioni Convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia) potranno beneficiare complessivamente di 500 milioni di euro per diverse tipologie di investimenti produttivi.

I decreti, pubblicati (due su tre) in Gazzetta Ufficiale, mirano a favorire una riconversione tecnologica e ambientale delle industrie del mezzogiorno, in prospettiva di una loro maggiore competitività sul mercato.

Il grosso delle risorse (300 milioni di euro) è destinato allo sviluppo di nuove filiere produttive nel settore delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico. L'obiettivo è quello di creare nuove realtà industriali in grado di produrre “apparecchiature o macchinari, o loro componenti principali strettamente finalizzati alla produzione di energia da FER”, come ad esempio generatori eolici, pompe di calore, celle e moduli fotovoltaici, caldaie a biomassa, ecc. Discorso analogo per l’ambito del risparmio energetico, in cui vengono incentivati i programmi di investimento "riguardanti la produzione di componenti e sistemi, quali rivestimenti, pavimentazioni, infissi, isolanti, materiali per l'ecoedilizia (...),  funzionali al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici...”.

Un altro bando, che dispone di 100 milioni di euro, punta “all'industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo industriale”. Tra le attività ammissibili ad agevolazioni, rientra la produzione di energia elettrica e calore, “limitatamente agli impianti alimentati da fonti rinnovabili o che concorrono all’incremento dell’efficienza energetica e al risparmio energetico, con potenza non superiore a 50 MW elettrici”.

Infine, altri 100 milioni sono stanziati per il “perseguimento di specifici obiettivi di innovazione, miglioramento competitivo e tutela ambientale” da parte delle imprese. Oltre che il settore alimentare e delle biotecnologie, viene incentivata anche “l’attività di fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso domestico non elettriche”, tra cui motori e accumulatori elettrici, apparecchiature per l’illuminazione e molto altro.

Al di là della diversa entità dello stanziamento, tutti e tre i bandi hanno regole e procedure pressochè identiche. Infatti si tratta in tutti i casi di agevolazioni erogate sotto forma di finanziamento agevolato e di contributo in conto impianti, oppure di contributo alla spesa nel caso di spese di consulenza e canoni di leasing.

I programmi di investimento, che devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda, devono avere un importo complessivo delle spese ammissibili non inferiore a 1,5 milioni di euro e non superiore a 25 milioni di euro.

Le domande possono essere presentate a partire dal novantesimo giorno successivo alla pubblicazione dei decreti in Gazzetta Ufficiale e fino al ducentodecimo giorno dalla medesima data.

Per conoscere nel dettaglio i bandi e per consultarne il testo, completo dei vari allegati, si vedano i Riferimenti qui sotto.
 
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